Eccoci col nuovo capitolo di #ThrowbackManga per parlare di uno shoujo di quelli che ti rimangono nel cuore, Orange

 

Ebbene, come ogni sabato che si rispetti, noi di InfoNerd vi allietiamo con un manga o un anime a settimana per farvi ritornare alla mente le vostre storie del cuore o farvi scoprire qualcosa di completamente nuovo. Oggi vorrei parlarvi di un manga che ho letto parecchi anni fa, quando in Italia non era ancora edito e nessuno conosceva questa piccola opera che ti resta nel cuore.

 

 

Orange (in originale col titolo di Orenji) è un manga scritto e disegnato da Takano Ichigo, serializzato nel 2012 da Shueisha sulla rivista Bessatsu Margaret e terminato da Futabasha sul Monthly Action nel 2015. In Italia, come vi dicevo, è arrivato un po’ in ritardo, difatti è diventato edito nel 2014 e terminato nel 2017 da Flashbook. E’ stato realizzato anche un anime tratto dall’opera originale trasmesso in Giappone nel 2016, ma ancora inedito in Italia.

 

La protagonista di questo manga è Naho Takamiya, una ragazza di sedici anni che, nel pieno dei suoi anni da liceale, riceve una strana lettera. Una lettera indirizzata a lei, ma la mittente le fa pensare di essere impazzita. Ebbene è proprio lei, Naho, ma da una sé stessa proveniente dal futuro, un futuro di ben dieci anni dopo. Chiunque al suo posto avrebbe pensato di aver perso il senno. Ma Naho, titubante, decide comunque di aprire quella lettera per scoprire che, al suo interno, sono presenti tutti gli eventi di quel giorno tra cui proprio uno in particolare, che sarà poi il fulcro di tutta la storia: l’arrivo di uno studente nella sua classe di liceo, Kakeru Naruse.

 

 

Naho del futuro cerca così di cambiare gli eventi del presente con quella lettera, sottolineando di far attenzione proprio all’arrivo di quel ragazzo. Naho dice alla sé stessa di dieci anni prima di fare attenzione alle scelte che farà da lì a quel momento, per far sì che lei stessa possa sventare la tragedia che riguarderà la vita di Kakeru, ossia, purtroppo, il suo suicidio. E’ così che parte il manga, riuscendo a tenere il lettore col fiato sospeso per tutta la sua durata. La domanda è, infatti, la piccola Naho riuscirà nella sua impresa di cambiare gli eventi? E cambiare gli eventi servirà davvero a qualcosa?

 

 

Ecco, il motivo per cui questo manga ha sicuramente lasciato un segno nel mio cuore è stato proprio il tema, così particolare e così forte che da sempre mi ha affascinato. Quante volte abbiamo pensato che un solo gesto, una sola parola avrebbe potuto cambiare il corso delle cose, che avrebbe potuto trasformare il nostro destino? Sempre se ci credete, al destino. Io, da grande romanticona, credo nella predestinazione e credo anche che le scelte che prendiamo influiscano assolutamente sul corso della nostra vita. Anzi, sono proprio le più piccole che creano enormi caos.

 

 

Il manga ha una storia ben strutturata e lo consiglio se vi piace il genere shoujo liceale che non cada nel banale.  E, soprattutto, se vi piace un po’ di sentimentalismo e fatalità. I disegni di Takano Ichigo sicuramente sono molto coinvolgenti, creando un bel mix che può accompagnarvi in un pomeriggio di pioggia scrosciante proprio come questo.

 

 

Arianna Lomuscio