Di Francesco-Inzaghi: con loro due la Capitale, dopo diciannove lunghi anni, può vantare di nuovo entrambe le squadre ai quarti di finale di una competizione internazionale. La Roma non raggiungeva questo risultato dalla stagione 2007-08, quando proprio ai quarti fu eliminata dal Manchester United. Stessa sorte toccò alla Lazio targata Petkovic cinque anni più tardi quando, nella stagione della storica Coppa Italia vinta in finale contro i giallorossi, fu fermata sempre ai quarti di finale dal Fenerbahce.
Di Francesco-Inzaghi
Il cammino fatto fin qui da Di Francesco in Champions League è stato sicuramente emozionante, anche perché difficilmente preventivabile. Il tecnico abruzzese, con una rosa non di primissimo livello, è riuscito grazie al suo lavoro a raggiungere i quarti della più importante competizione Uefa ed ha reso così quella giallorossa una tra le migliore otto società d’Europa. Detto questo, proprio per il fatto di non essere stata costruita per tali obiettivi, la Roma contro il Barcellona resta sulla carta decisamente sfavorita ed a testimoniarlo ci sono le quote dei maggiori bookmakers. A maggior ragione per quanto riguarda la vittoria della Champions, un eventuale successo dei giallorossi sarebbe il più pagato (75 volte la posta, alla pari con il Siviglia). In poche parole questa volta, per la Roma di Di Francesco, si tratterà di un’impresa quasi impossibile.
Al contrario la Lazio, pur avendo incontrato sempre avversarie alla sua portata, ha fatto un gran percorso in Europa League. Ora affronterà il Salisburgo, in una sfida di livello che consegnerà alla vincitrice l’accesso alle semifinali. Qui le quote dei bookmakers vedono i capitolini nettamente favoriti rispetto agli austriaci ed anche per quanto riguarda la vittoria finale i biancocelesti sono considerati tra i protagonisti: difatti, subito dopo Atletico Madrid ed Arsenal, la formazione di Inzaghi è la terza forza della competizione. L’obiettivo del tecnico piacentino però per il momento è quello di far tornare la Lazio nel posto che merita, ossia in una semifinale di un torneo internazionale.
Allora, dopo quasi venti anni, tutte e due le sponde del Tevere possono tornare a sognare in grande: perché Roma, al pari di Madrid, è tornata ad essere a livello calcistico una capitale europea.
Articolo di Luca Fiorelli.