A poche battute d’arresto della Serie A Tim la maggior parte delle posizioni in classifica sono già ben salde, ma questa sera va in scena un big match dal sapore invitante: Roma-Juventus. Questo 37°turno di campionato vede da una parte i giallorossi, matematicamente in Champions League e reduci dall’ardua vittoria a Cagliari, ma dall’altra parte del ring c’è la Vecchia Signora, affamata e vogliosa del settimo scudetto consecutivo che potrebbe già arrivare questa sera in caso di vittoria o pareggio.
FORMAZIONI
ROMA (4-3-3): Alisson; Florenzi, Fazio, Juan Jesus, Kolarov; Pellegrini, De Rossi, Nainggolan; Under, Dzeko, El Shaarawy. All. Eusebio Di Francesco
JUVENTUS (4-2-3-1): Szczesny; De Sciglio, Barzagli, Rugani, Alex Sandro; Matuidi, Pjanic; Bernardeschi, Dybala, Mandzukic; Higuain. All. Massimiliano Allegri
Nelle fila della Roma Juan Jesus sostituisce Manolas nella difesa a 4 completata da Florenzi, Fazio e Kolarov, mentre De Rossi, Pellegrini e Nainggolan formano il trio di centrocampo. Per la Juventus, invece, De Sciglio, Barzagli, Rugani e Alex Sandro formano la linea difensiva, con Matuidi e Pjanic che compongono la coppia in mezzo al campo (francese che sostituisce Khedira per un fastidioso risentimento muscolare in fase di riscaldamento).
PRECEDENTI
I bianconeri non vincono a Roma dal campionato 2013/2014, 0-1 il risultato con gol di Osvaldo, e nel computo totale si sono imposti 25 volte sulle 83 partite giocate in campionato all’Olimpico, a fronte di 27 pareggi e 31 affermazioni della Roma.
CRONACA
Nonostante manchino solo 2 giornate alla fine del campionato i tifosi capitolini non intendono abbandonare la squadra, sostenendola fortemente con un numero rilevante: 65.000 spettatori questa sera presenti all’Olimpico. In un’arena colorata quasi esclusivamente di giallorosso, colma di bandiere rappresentative e sciarpe immancabili, le squadre scendono in campo assieme all’arbitro di gara Tagliavento.
La casa della Roma: lo Stadio Olimpico – immagine fonte webUna partita vivace fin dai primi scambi di gioco, con la Roma molto aggressiva sul giro palla della Juventus e alla ricerca della ripartenza giusta. La tattica viene realizzata proprio al 6′ per un recupero palla importante di Pellegrini: Matuidi si fa anticipare nettamente, il centrocampista giallorosso ne approfitta, portandosi fino al limite dell’area per poi scaricare saggiamente a Dzeko, ma il bosniaco impiega troppo tempo a sistemarsi il pallone, sfoderando un tiro alto sopra la traversa.
Una grande chance che si ripropone un paio di minuti dopo, questa volta per una leggerezza di Pjanic che perde palla a centrocampo: scippo di Nainggolan che riparte all’attacco in maniera devastante, arrivando fino al limite dell’area per poi calciare di sinistro verso la porta di Szczesny, ma la palla finisce alta, anche se non di molto.
Allegri, intanto, è imbufalito con i suoi perché non concepisce questo calo di attenzione, soffrendo moltissimo a bordo campo per la pressione giallo-rossa.
Nainggolan in Roma-Juve – immagine fonte web
Dopo il primo quarto d’ora di assedio della Roma si abbassano decisamente i ritmi di gara, con le squadre che ne approfittano per rifiatare. Il pressing asfissiante dei capitolini però ricomincia ed è evidente la convinzione maggiore dei giallo-rossi fin qui, avvicinandosi sempre più all’area di rigore bianconera prima con Under e poi con Pellegrini, concludendo fuori dallo specchio di porta.
La Juventus comunque prova a difendersi, riflettendo su come prendere le distanze ai giocatori della Roma, ottimi fin qui, ma Pjanic ci impiega troppo, atterrando Pellegrini con un brutto intervento per impedire una pericolosa ripartenza, ricevendo poi giallo da Tagliavento. I tentativi di superare la retroguardia capitolina da parte della squadra di Allegri si sono rivelati velleitari, anche se bisogna evidenziare la grande prestazione dei difensori fino a questo momento.
Higuain vs De Rossi – immagine di “SportNotizie24”La Roma continua convinta sul proprio cammino, grazie alle ripartenze e al gioco offerto, arrivando nuovamente alla conclusione con Pellegrini al 40′, ma la palla finisce ancora a lato.
Gli uomini di Di Francesco non demordono e scivolano via sulla fascia destra con Under, che supera di tecnica e velocità Alex Sandro procurandogli l’ammonizione. A fine prima frazione però bisogna mettere in evidenza la foga e la ricerca del goal della squadra di casa, riuscita fin qui a mettere alle strette la capolista di Serie A, non molto in palla in questi primi 45′ di gioco.
A ripresa effettuata i giallo-rossi riprendono sulla stessa lunghezza d’onda del primo tempo, attaccando con tutti gli effettivi la trequarti della Juve, anche se al 48′ rischiano qualcosa per un tiro splendido di contro balzo di Dybala concretizzato in goal, dopo un ottimo assist di Alex Sandro, ma il gioco è fermo per offside dell’argentino. Nei successivi minuti le squadre tornano a respirare, cercando di recuperare forze, pensando più alla fase difensiva e a non concedere alcunché.
La partita inizia ad essere abbastanza frammentata a causa dei numerosi interventi irregolari e dei passaggi sbagliati da una parte e dall’altra, con lo spettacolo che ne risente. La prova arriva col giallo assegnato a Nainggolan per fallo tattico su Alex Sandro, dopo averlo trattenuto irregolarmente, aggiungendo un’ulteriore perdita di tempo con la sostituzione di Bernardeschi per Douglas Costa.
Un match sempre piu’ cattivo che viene fermato dopo 4 entrate in scivolata nell’arco di 8′ da Tagliavento: Nainggolan falcia Dybala e l’entrataccia gli costa il doppio giallo, venendo espulso, lasciando la formazione giallo-rossa in 10 contro 11. Di Francesco di conseguenza sente la necessità di cambiare, sostituendo Pellegrini con Gonalons, preferendo comunque un 4-2-3 molto offensivo.
Tagliavento spedisce negli spogliatoi Nainggolan dopo l’entrataccia su Dybala – immagine di “Voce Giallorossa”Al 75′ la Roma si beffa quasi da sola a causa di un rovinoso retropassaggio di De Rossi: il centrocampista capitolino serve inavvertitamente Higuain in profondità, con l’ex Napoli che controlla il pallone ma non riesce a coordinarsi per calciare in porta, e Fazio è pronto a recuperare la sfera. La Juventus ha alzato notevolmente il baricentro, mentre la squadra di Di Francesco attende nella propria metà campo, schiacciata, provando a ripartire in contropiede.
10′ più recupero alla fine, ma il match è un’attesa monotona, quindi è tempo di “time out” per gli allenatori che effettuano 2 sostituzioni: i capitolini concedono l’ingresso in campo a Schick per far sedere in panchina lo stremato Under, invece i bianconeri fanno subentrare Bentancur per Mandzukic.
Solo questione di possesso palla per gestire il match a proprio favore da parte della Juventus che, dopo i 2′ di recupero e il triplice fischio dell’arbitro, festeggia lo 0-0 che sancisce ufficialmente il settimo scudetto consecutivo dopo la conquista della Coppa Italia di Mercoledì.
a cura di Yvonne Alessandro