L’avevamo detto, fin dalle FP1 e FP2 che la Chevrolet sull’ovale speedway di Indianapolis aveva qualcosa in più rispetto a Honda. Tuttavia vedendo i tempi dei piloti Penske nessuno avrebbe immaginato che non facessero la pole. A partire davanti a tutti ci sarà il veterano Ed Carpenter.
Non gli è bastato il successo della sua scuderia di piazzare 3 vetture in fast nine tra cui Danica Patrick, il boss Ed Carpenter ha voluto suggellare questa settimana con la pole position nella 102esima edizione della 500 Miglia di Indianapolis. Per il portacolori della Ed Carpenter Racing si tratta della terza partenza in pole sul circuito di Indianapolis ed è stato l’unico a superare la media di 229,618 miglia.
Tra i piloti Penske il più vicino è Simon Pagenaud subito dietro con un ritardo di 0,857 miglia orarie rispetto al poleman. A completare una prima fila tutta Chevrolet ci sarà l’altra vettura della Penske affidata a Will Power, che è l’unico pilota ad essere riuscito a raggiungere la fast nine in ogni anno da quando è stata istituita nel 2010.
Ancora Penske ad aprire la seconda fila con il campione in carica Josef Newgarden, mentre in quinta posizione c’è la prima monoposto motorizzata Honda, che è quella di Sebastien Bourdais con il 6°posto di Spencer Pigot.
Danica Patrick invece inizierà l’ultima gara della sua carriera dalla terza fila, per la precisione dalla settima posizione, davanti a Scott Dixon ed Helio Castroneves. Se Chevrolet ha monopolizzato la fast nine con 7 vetture su 9, lo stesso si può dire per quanto riguarda le posizioni dalla 10°alla 33°
Infatti la “pole” delle gruppo 10-33 è andata al veterano Tony Kanaan davanti a uno strepitoso Matheus Leist che, ricordiamolo, è solo…un rookie.
L’unico altro pilota a superare il muro delle 227 miglia è stato Marco Andretti, il primo tra i motorizzati Honda in questa sessione mentre l’altro pilota Andretti ad essere in alto è Ryna Hunter-Reay col 14° tempo. In realtà era partito forte anche il vincitore dell’edizione 2016 Alexander Rossi, che nel primo giro aveva piazzato una media di 227,454 miglia orarie, poi però ha rischiato di toccare il muro e quindi ha rallentato parecchio e per questo scatterà addirittura dall’ultima fila.
Interessante anche la prestazione di Zachary Claman De Melo, sostituto dell’infortunato Pietro Fittipaldi e ottimo esordio della Carlin, capace di portare entrambi i piloti in top 20. Tra i più deludenti, oltre al citato Rossi, c’è anche Graham Rahal, che non è riuscito a fare meglio del 30esimo tempo, alle spalle di Ed Jones di Chip Ganassi.
Questa la griglia di partenza completa: