Mentre su tutti i quotidiani nazionali ed esteri tiene banco la bomba di giornata, ovvero Ancelotti sulla panchina del Napoli, al posto di Sarri, notizia di cui ormai manca solo l’ufficialità, la Juventus si sta già muovendo per creare una squadra ancora più competitiva per ritentare l’assalto alla coppa dalle grandi orecchie. La prima pedina sembra essere Mattia Perin, i contatti con il Genoa sono molto avanzati, e c’è forte la volontà del giocatore, pronto a sfidare la concorrenza di Szczesny. Un ruolo in cui negli ultimi 17 anni, ha avuto una sola grande certezza quella del capitano Gigi Buffon. Ora l’ex capitano dei bianconeri, non sembra intenzionato ad appendere i guantoni al chiodo, e su di lui c’è il pressing del Psg, pronto ad offrirgli un biennale.
In difesa Caldara è in arrivo dopo due anni strepitosi a Bergamo, si prepara a fare il salto di qualità sotto la guida di due veterani come Barzagli e Chiellini. I problemi principali per Marotta e Paratici riguardano il mercato dei terzini. Partiti Lichtsteiner e Asamoah e con un Alex Sandro incerto sul suo futuro, la dirigenza juventina sta sondando diversi nomi, tra cui si vocifera di Digne, Bernat e Cancelo. Altro reparto dove i bianconeri sono pronti ad investire pesantemente è il centrocampo. Per Emre Can ormai manca solo la firma, che arriverà dopo la finale di Kiev, mentre si lavora per un altro centrocampista di tecnica e fisicità con i nomi caldi di Milinkovic Savic e Pogba. Il primo quest’anno si è confermato come il migliore centrocampista del nostro campionato, ma non sarà facile trattare con Lotito, specie dal momento in cui sul serbo c’è anche l’interesse del Manchester United. Proprio da Manchester vorrebbe partire Pogba preso dalla nostalgia di Torino, dopo una stagione con più ombre che luci. Al momento sembra più una suggestione romantica, dal momento che solo due anni fa i Red devils hanno fatto per il francese un investimento superiore ai 100 milioni di Euro.
Per il reparto d’attacco per ora, nonostante i tanti rumors, per ora non si hanno voci definitive, se non quella di un Morata voglioso anche egli di ritornare sotto la mole. Ovvio che molto dipenderà dalle prestazioni dei giocatori in coppa del mondo, che potranno ribaltare le carte in tavolo.
Luca Pradella