La notizia, ormai, rimbalzava da diverse ore ma dopo la conferenza stampa voluta da Zinedine Zidane, è ufficiale: il tecnico francese non è più l’allenatore del Real Madrid. Il mister vincitore delle ultime tre Champions League ha rassegnato le dimissioni lasciando vacante la panchina dei campioni d’Europa. 

Clamoroso in quel di Madrid: Zidane ha convocato a sorpresa una conferenza stampa, iniziata alle ore 13:00, ed ha annunciato le dimissioni da tecnico del Real Madrid. Finisce, così, un’epopea costellata da numerosi successi: arrivato sulla panchina dei Blancos il 4 gennaio 2016 per subentrare a Rafa Benitez, l’ex calciatore della Juventus ha collezionato vittorie su vittorie nella sua esperienza madrilena. Spiccano, ovviamente, le tre Champions League vinte di fila ma il bottino del transalpino è molto più ricco: una Liga spagnola, una Supercoppa di Spagna, due Supercoppe Europee e due Mondiali per Club, infatti, impreziosiscono il record di vittorie consecutive della “Coppa dalla grandi orecchie”. 

Zidane con la Champions League (foto di Sky Sport)

LA CONFERENZA STAMPA E L’ADDIO

Dirigenza, calciatori e tifosi del Real Madrid si apprestano a vivere un cambiamento segnante: l’addio di Zidane, per certi versi, muterà sensibilmente il destino degli spagnoli che, con il tecnico francese, avevano piantato stabilmente la loro bandiera sul tetto d’Europa. Un fulmine a ciel sereno, come dichiarato dal presidente Florentino Perez, che potrebbe innescare un giro di panchine interessante. Chi prenderà l’eredità dell’ex calciatore della Juventus? Chi potrebbe pensare al profilo di Zidane per tentare la scalata europea? Andiamo con estremo ordine: i primi candidati alla sostituzione del pluricampione europeo potrebbero essere Wenger (appena separatosi dall’Arsenal), Pochettino del Tottenham oppure il duo italiano formato da Conte ed Allegri. Il profilo di Zidane, invece, potrebbe far gola a diversi club: Chelsea, Bayern Monaco e Juventus in testa.

Cosa ha detto l’ormai ex tecnico del Real Madrid durante la conferenza stampa d’addio al Santiago Bernabeu? Ecco le parole di mister Zidane: “Per me e per tutti, penso sia arrivato il momento di cambiare. Non è stata una decisione facile, ringrazio il presidente Perez. Il Real mi ha dato tutto, resterò vicino a questo club per tutta la vita. Può essere un arrivederci, ma adesso era arrivato il momento in cui un cambio era necessario. Voglio ringraziare i tifosi, che mi hanno sempre appoggiato sia da allenatore che da giocatore. Durante una stagione ci sono momenti complicati, in cui ci sono anche i fischi, ma voglio dire sempre grazie ai tifosi. Questo è un momento bellissimo, abbiamo appena vinto la terza Champions League e in questo momento ho riflettuto e preso questa decisione. Anche i giocatori hanno bisogno di questo cambio, devo ringraziarli. Futuro? Io non cercherò un’altra squadra. Cos’è cambiato negli ultimi mesi? Niente, è solo uno sviluppo naturale della situazione. Ho sempre detto che in questo club può succedere di tutto e che l’importante è vivere giorno dopo giorno. Io non sono stanco di allenare, faccio questo lavoro solo da tre anni, ma adesso la squadra deve continuare a vincere e per farlo è giusto cambiare. Cosa hanno detto i giocatori? Ho mandato messaggi a tutti e ho parlato solo con Sergio Ramos e con gli altri capitani della squadra. Non parlo di possibili cessioni, la rosa è valida e lo ha dimostrato in questi anni. Ciò che succederà da ora in poi non dovrò commentarlo io. Il mio addio non c’entra nulla con la possibile cessione di Ronaldo…”

Zidane durante una conferenza stampa

Laconica, invece, la dichiarazione orchestrata dal numero uno del club spagnolo: “Questa è una decisione completamente inattesa, ieri Zidane mi ha comunicato la sua scelta.  Lo ringrazio per il lavoro fatto”.

Restano ancora molto nebulose le motivazioni che hanno certificato questa separazione improvvisa. Siamo ragionevolmente convinti, però, di poter asserire che chiunque si siederà su quella gloriosa panchina dovrà combattere con lo spirito di “Zizou” che aleggerà leggiadro e vincente. Il Santiago Bernabeu non l’ha mai dimenticato come calciatore, figuriamoci dopo l’esperienza vincente da allenatore…

ANDREA MARI

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