Che sia stato un campionato avvincente su tutti i fronti, a campionato concluso, è ormai assodato. Tante le compagini ad essersi contese i traguardi che la nostra Serie A offre, ma nessuno ad agosto si sarebbe immaginato una tale decisione nell’affrontare la stagione passata da parte di tre, come sarebbe meglio dire in questo caso, outsider. Stiamo parlando di Napoli, Lazio e SPAL.

I partenopei sono stati la rivelazione più grande nel campionato 2017/18, non tanto per il gioco comandato da Maurizio Sarri, di cui siamo tutti innamorati dai tempi dell’Empoli, quanto per l’abnegazione che i partenopei hanno impiegato nell’affrontare la Juventus, dominatrice della nostra Serie A da ben sette anni e mai posta così in difficoltà da una diretta concorrente.
202 occasioni da rete create, compagine ad aver mandato in rete più giocatori di tutti, 665 tiri (dei quali 272 nello specchio e quindi 75% di realizzazione), terza miglior difesa del campionato e record di punti nella storia del club meridionale. Unica pecca, magari, la mancata intesa sul mercato tra Sarri e De Laurentiis che ha portato ad una panchina corta non in grado di far rifiatare l’undici titolare che è arrivato stanco nel momento decisivo della rincorsa scudetto. Chissà che con Ancelotti, quella parolina taboo non cominci a concretizzarsi…

Mancata intesa sul mercato che, però, non ha penalizzato la Lazio. Lotito si è rivelato come spesso da qualche anno a questa parte braccino corto ma, Igli Tare e Simone Inzaghi sono stati in grado di allestire una squadra ricca di elementi ai margini un anno prima in un organico che ha fatto sognare l’altra sponda del Tevere su più fronti; peccato che siano rimasti tali: dopo la conquista della Supercoppa italiana in agosto, sono bastati rispettivamente 10 e 3 minuti di follia e sbando, contro Salisburgo e Inter, per infrangere le velleità Europa League e qualificazione alla prossima Champions League. Chissà che non si continui per questa via che sembra essere quella giusta per una crescita.

Ultima ma non meno importante, la SPAL di Semplici. Una squadra in netta difficoltà dall’inizio ma che si è dimostrata una compagine capace, con una società forte alle spalle, di riparare a tali complicazioni nell’ottenere risultati con un mercato intelligente ed oculato che ha permesso agli estensi di ottenere una salvezza più che meritata; in questa rubrica, l’unica ad aver conquistato l’obiettivo stagionale delle suddette outsider e l’unica delle neopromosse ad avere un progetto importante, con una tifoseria di livello e che non si è mai disunita. Una squadra giovane, che nel corso della prossima estate otterrà probabilmente più di qualche plusvalenza, guidata dall’esperto capitano Mirco Antenucci che ha finalmente raggiunto la sua consacrazione nella massima divisione del nostro calcio con 11 reti e 6 assist.

Nicola Gigante