Esattamente 42 anni fa, il 2 novembre del 1975, si spense Pasolini, un mito per la nostra cultura sia letteraria che cinematografica. Oggi, in occasione dell’anniversario della sua scomparsa, ricorderemo alcuni appuntamenti importanti.

Durante la Festa del Cinema di Roma, alla presentazione del libro Tonino Delli Colli, mio padre. Tra cinema e ricordi, il figlio Stefano descrive davanti al pubblico la figura del padre Tonino, amico e direttore di fotografia di fiducia di Pasolini.

“Pierpaolo si fidava di lui”, ricorda anche Ninetto Davoli, dipingendo il grande legame di amicizia e di lavoro che li univa. Proprio in quell’occasione e in questo giorno così particolare torniamo a parlare di Pasolini.

Soprattutto in occasione della Festa del Cinema, a Roma, presso l’Auditorium, ricordiamo gli appuntamenti a lui dedicati.

Verrà presentato Il vangelo secondo Matteo, del 1964, dove il regista descrisse la vita del divino utilizzando attori sconosciuti e Salò o le 120 giornate di Sodoma, uscito nel 1975, l’ultima sua produzione prima di morire.

Dietro le quinte di “Il vangelo secondo Matteo”, 1964.

Poeta, regista, letterato, critico, sceneggiatore, scrittore, attore, drammaturgo: Pasolini fu un mito, un uomo in grado di saper far tutto, divenne un’icona italiana da subito.

Locandina del film Salò o le 120 giornate di Sodoma, 1975.

Irriverente, controcorrente, Pierpaolo si poneva in stretta opposizione con tutto ciò che lo circondava. In ostilità dichiarata con la politica, con il sessantotto, con le ideologie più radicate, suscitò numerose polemiche anche a causa della sua omosessualità.

Dal 1942 iniziò la carriera poetica, quando uscì la sua prima raccolta di poesie Poesie a CasarsaDal 1954 Pasolini ha modo di entrare a far parte del mondo del cinema: inizia a collaborare per un film di Mario Soldati La donna del fiume, insieme all’amico Bassani.

Nel 1955 esce il  romanzo Ragazzi di vita che, trattando di un argomento critico come quello della prostituzione giovanile maschile, lo rese un personaggio anomalo e quasi da evitare. Non cedette mai alla provocazione di sopprimere sé stesso, senza tralasciare mai la sua personalità.

“Non lasciarti tentare dai campioni dell’infelicità, della mutria cretina, della serietà ignorante. Sii allegro. Ti insegnano a non splendere. E tu splendi, invece.”

Morì il 2 novembre a causa di un omicidio: venne percosso e travolto dalla sua stessa auto a Ostia. Sarà proprio l’amico Ninetto Davoli a riconoscerlo la mattina seguente.

L’artefice fu probabilmente un ragazzo, il quale accusò Pasolini di avergli avanzato delle pretese sessuali che aveva rifiutato. La cosa causò una lite e i due litigarono fino al momento dell’uccisione.

Nell’incertezza costante per le dinamiche della sua morte, non possiamo che ricordare Pasolini in questo giorno. La proiezione dei film è prevista il 2 novembre per “Il vangelo secondo Matteo” alle 18:30 e il 5 novembre, Salò o le 120 giornate di Sodoma, alle  21:00 al Cinema Trevi, affinché la sua arte possa essere ancora oggi diffusa a tutti. Per tutte le info: www.romacinemafest.it.

Simona Abbate Sidoti