Sono stati annullati al Palasport di Acireale i concerti di Marco Mengoni del 28 e 29 novembre, Elisa del 6 dicembre e di Coez il 7 dicembre. Il sindaco della cittadina ha annunciato, in una nota ufficiale del Comune, l’inagibilità dell’impianto per accogliere spettacoli pubblici.
Il destino del PalaTupparello era incerto già da molti mesi. Oltre a problematiche strutturali, il Palasport era stato al centro di un contenzioso giudiziario fra la Multisport Srl, la società che ha gestito la struttura dal 2002 fino a luglio scorso ed il Comune di Acireale, divenuto proprietario dell’impianto dopo la scadenza del contratto della suddetta società.
Come ha affermato il primo cittadino Stefano Alì, in merito all’annullamento dei concerti:
“Ciò è dipeso dal fatto che sull’invito formulato dal Giudice alle parti per trovare un accordo per consentire l’accesso di maestranze e macchinari sui luoghi e di accettare il rischio di una modifica dello stato dei luoghi, si è registrata la sola opposizione della società Multisport S.r.l., la quale ha ritenuto che accettare il rischio della manomissione dei luoghi, significherebbe sostanzialmente rinunciare all’istanza cautelare nonché compromettere la funzione giurisdizionale della causa di merito. Di conseguenza, non sarà possibile lo svolgimento al Palasport dei concerti programmati per il 28 e 29 novembre, oltre che di quelli programmati per il 6 e 7 dicembre”.
Giuseppe Rapisarda, promoter di Multisport, ha rassicurato il pubblico per quanto concerne i concerti di Elisa e Coez, per i quali sarebbe disponibile il PalaCatania. Più complessa la situazione rispetto al concerto di Marco Mengoni, completamente sold out, di cui se ne occuperà Live Nation. Come lui stesso ha asserito:
“I concerti di Elisa e Coez si faranno regolarmente. Abbiamo la disponibilità del PalaCatania di Catania e non c’è nessuna difficoltà per il cambio location. I grandi concerti continueranno ad arrivare in Sicilia e, con i produttori dei tour stiamo già lavorando alle nuove date. Non voglio entrare nelle polemiche di queste ultime ore. Non c’è nessun vincitore, siamo tutti sconfitti. Lascio a qualche altro mio collega il palcoscenico perché più bravo di me a fare lo show. Io voglio pensare solo ai fatti”.
Un danno consistente non solo per gli Acesi e per il turismo di questa bella cittadina barocca ma in generale una nuova sconfitta per il mezzogiorno d’Italia, sempre più isolato e abbandonato, come un cumulo di macerie.