Arriva il via libera del Consiglio dei Ministri: l’esame di stato per dentisti, infermieri, farmacisti e psicologi si terrà insieme al termine del corso di laurea. I neolaureati potranno iniziare subito a lavorare.
Addio esame di stato
Il Consiglio dei Ministri approva il disegno di legge presentato dal Ministro dell’Università e della ricerca Gaetano Manfredi. Il testo – che deve essere approvato dal Parlamento – prevede l’accesso alle professioni in modalità semplificata, permettendo così l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro in maniera veloce. Non solo le professioni sanitarie, ma anche i geometri laureati, gli agrotecnici laureati, i periti agrari laureati e i periti industriali laureati saranno interessati dalla riforma. Un’altra novità importante riguarda il tirocinio formativo che verrà inglobato nel corso di studi e non più dopo la laurea. Il tutto sulla scia della laurea in medicina. A causa dell’emergenza Coronavirus, infatti, i neo-medici risultano subito abilitati dalla scorsa primavera.
Il ddl accoglie le richieste dei neolaureati che hanno protestato più volte nel corso dei mesi. Da tempo gli studenti chiedevano di revisionare la procedura di abilitazione con l’abolizione dell’esame.
Soddisfatto il ministro dell’Università Gaetano Manfredi. “Il disegno di legge fa propria quella prospettiva di rilancio e modernizzazione del Paese. In quest’ottica è necessario semplificare le modalità di accesso all’esercizio delle professioni regolamentate per una più diretta ed efficace collocazione dei giovani nel mercato del lavoro. La logica di approccio e gli strumenti previsti dal disegno di legge, dovranno seguire di pari passo una ridefinizione dell’offerta formativa universitaria. Ora mi auguro che le forze politiche possano arricchire il progetto in fase di discussione nelle aule parlamentari e rendere più veloce l’iter che porterà il ddl a diventare una norma a tutti gli effetti”.
Andrea Caucci Molara
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