Franco Zeffirelli si è spento serenamente a 96 anni. Abbiamo deciso di ricordare questo grande maestro del cinema e del teatro, attraverso tre suoi grandi film che lo hanno reso leggenda.
La morte di Franco Zeffirelli
Franco Zeffirelli se ne è andato in punta di piedi, sabato mattina, nella sua casa di Roma, all’età di 96 anni. A stroncarlo una malattia di cui soffriva da tempo e che era peggiorata negli ultimi tempi. “Si è spento serenamente dopo una lunga malattia, peggiorata negli ultimi mesi”, hanno fatto sapere i familiari che hanno assistito, fino all’ultimo, il grande regista.
I funerali di Zeffirelli si terranno domani nel duomo di Firenze, sua città natale. Oggi la camera ardente a Palazzo Vecchio. Dopo le esequie, la salma sarà tumulata nel cimitero monumentale delle Porte Sante di Firenze. Noi, per ricordare il grande maestro,che tanto ha lasciato il segno nel cinema e nel teatro del nostro paese, abbiamo scelto tre dei suoi film più significativi.
Tre film per ricordare Zeffirelli
Il primo film con cui vogliamo ricordare Franco Zeffirelli ci fa immediatamente capire il suo amore per le grandi storie, soprattutto scespiriane. Stiamo parlano di “Romeo e Giulietta“, il secondo film del regista fiorentino che gli valse una nomination all’Oscar per la miglior regia. E’ un’opera moderna e appassionante che ha avuto un grande successo di pubblico. Basti pensare ai 40 milioni incassati solo negli Stati Uniti. Un film che è anche una delle prime trasposizioni cinematografiche scespiriane e che rispetta a pieno quella che è la grande tragedia del drammaturgo inglese.
Romeo e Giulietta si distingue anche per la ricerca e la ricostruzione dell’ambientazioni d’epoca. Una cosa che si nota anche nel successivo “Gesù di Nazaret“, come testimoniato anche dal libro di Zeffirelli contente tutti i disegni di questo grande kolossal, in cui i luoghi dei vangeli furono ricostruiti grandiosamente tra Marocco e Tunisia. ”Se i russi raccontano “Guerra e pace” e gli americani “Via col vento” perché noi non dovremmo fare altrettanto con la storia dei Vangeli?”, diceva Zeffirelli. E il grande maestro c’è riuscito così bene che il suo Gesù trascende dal mito, per apparire pienamente come uomo normale e vero. Anche in questo caso, questo grande kolossal televisivo è arrivato negli Stati Uniti dove la rivista “Tv Guide” lo definì “la migliore miniserie televisiva di tutti tempi”.
L’ultimo film di cui vogliamo parlarvi è “Un te con Mussolini“. Stiamo parlando del lungometraggio più sentito da Zeffirelli è che, come lui stesso rivelò, si può definire semibiografico. Questo perchè, attraverso il protagonista Luca, Il regista ricorda la sua infanzia disagiata, vissuta da figlio illegittimo, il suo passato da partigiano alla macchia dopo l’8 settembre 1943 e il precoce amore per l’arte. Non per questo però Zeffirelli si lascia andare troppo alla ricostruzione storica preferendo alla lunga un racconto di puro scopo cinematografico.