La principessa Soraya dell’Afghanistan, nipote del Re Amanullah, ha rilasciato un’intervista esclusiva all’Adnkronos sulla grave situazione nel suo Paese. Dito puntato contro l’Occidente “accolto come liberatore e fuggito lasciando un Paese allo sbando”.
Le parole della principessa Soraya
Noi afghani sapevamo che tutto questo sarebbe accaduto. Era tanto tempo che si parlava di stipulare accordi con i talebani. La tragedia del mio popolo è il fallimento di tutti: Nato, Occidente, Americani. Non pensavamo però che tutto potesse accadere in maniera repentina. Temo per donne e bambine, per le attiviste e i collaboratori che hanno operato per ricostruire. Tutti sono stati lasciati al loro destino. Al momento mi interessa solamente la sorte del popolo afghano, non mi interessa il fallimento dell’Occidente.
Soraya ha promesso che continuerà a sostenere il suo popolo anche a distanza, facendo sentire la propria voce grazie alle ong locali.
Talebani e futuro del Paese
Ho forti dubbi sul fatto che i talebani siano cambiati. Se fossero veramente cambiati non avremmo visto le scende di disperazione all’aeroporto. Spero ci sia un futuro. Si parla di un popolo diviso, di etnie e tribù. Il tutto è un gioco subdolo, prima da parte dei russi e poi dagli americani.
Andrea Caucci Molara
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