“Agente 007 – L’uomo dalla pistola d’oro”, Roger Moore, Christopher Lee e la storia di un nano stasera in tv

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Di Federica De Candia

“Vede, signor Bond, come ogni grande artista, voglio creare un capolavoro indiscutibile, almeno una volta nella vita. La morte di 007, mano a mano, faccia a faccia, sarà il mio capolavoro”. Francisco Scaramanga (Christopher Lee) ha un solo obiettivo, che freme in testa, pericoloso come il dito sul grilletto: uccidere James Bond (Roger Moore). L’unica ‘accortezza’ sarà farlo fuori con una pallottola d’oro. Stasera in tv “Agente 007 – L’uomo dalla pistola d’oro“: ‘Quando un uomo con la pistola incontra Bond, è un uomo morto’…

Uno dei migliori sicari al mondo, che è solito uccidere con una pistola smontabile anch’essa dorata. Incaricato da una banda orientale, di far fuori l’agente segreto James Bond. Che viene avvisato dai servizi segreti britannici di essere il prossimo obiettivo del killer, quando una pallottola dorata con inciso “007”, arriva al quartier generale dell’intelligence. un duello all’ultimo sangue, che porterà Bond a Beirut, Macao, ad Hong Kong, sulle tracce dell’astuto omicida. Tra inebrianti balli orientali, odalische che volteggiano in ondulazioni sensuali, Roger Moore dovrà mantenere alta la concentrazione. Tra l’esotico esaltato da colori naturali delle splendide isole cinesi con rocce a picco sul mare.

007 esotic Bond

Guy Hamilton (lo stesso di missione Goldfinger), dirige nel 1974 il nono film della serie di “007” stasera in tv: “Agente 007 – L’uomo dalla pistola d’oro”, tratto dall’omonimo romanzo di Ian Fleming. E Christopher Lee (nel ruolo di Scaramanga), è nella realtà proprio il cugino di Ian Fleming. Mentre si giravano le ultime scene, sull’isola luogo delle riprese, vera attrazione turistica e famosa oggi come ‘James Bond Island‘, si scoprì una caverna piena di pipistrelli. Roger Moore, scherzando con l’attore Christopher Lee, noto per aver interpretato Dracula, disse: “Tanto non può colpirmi fino a quando non abbiamo finito le riprese“. All’epoca in cui fu girata la pellicola ad Hong Kong, all’ingresso del porto, giaceva il relitto carbonizzato della nave RMS Queen Elizabeth, che venne utilizzato come set cinematografico del quartier generale segreto dell’MI6.

Bond con le sue mille risposte pronte, chiede a Andrea Anders (Maud Adams) la donna di Scaramanga: “Come faccio a riconoscere Scaramanga?”. E lei: “E’ alto e magro“. Laconico replica 007: “Anche mio zio“. Oltre a sorridere, stasera nel film ci sarà l’antro da castello delle streghe, con statue di cera, specchi e trucchi vari, tra pareti spigolose e riflettenti. Scelto da Lee come teatro di sfida. Non mancano una carrellata di arti marziali, la pistola d’oro che si trasforma per camuffarsi in accendino e penna, e un’auto volante. Mentre l’auto usata da Bond è una AMC Hornet X del 1974. Il salto pirotecnico di questa, con avvitamento tra le sponde del canale, è stato realmente eseguito da un gruppo di stuntman, che hanno calcolato la traiettoria tramite un computer. E per i più curiosi, al minuto 18:10, nella scena di lotta nel camerino della ballerina a Beirut , Bond, a causa della colluttazione, sposta uno specchio nel quale per diversi istanti si può intavedere il riflesso della cinepresa utilizzata per le riprese, nonché tutta la troupe.

La pistola d’oro

L’azione e lo spionaggio, tipici di Bond, riservano anche sfumature erotiche in questo episodio. La stravaganza dei tre capezzoli di Scaramanga non è un’invenzione filmica, ma era già presente nel romanzo di Fleming. Bella Britt Ekland (in Mary Goodnight) è la bond girl, messa vicino a Roger Moore 46 anni e 1,80 di altezza. Nik Nak (Hervé Villechaize) è l’infido, letale, maggiordomo nano di Scaramanga, francese di origini filippine. “Non ho mai ucciso un nano, ma ci dev’essere una prima volta per tutto“, dirà Bond. E sarà proprio Roger Moore a raccontare le strane avventure del nano, che fu anche quello di “Love Boat” il serial tv famoso in Italia per la sigla “Profumo di mare” cantata da Little Tony. Le gesta di Hervé sul set di “Agente 007 – L’uomo dalla pistola d’oro“, hanno dell’incredibile.

Era un maniaco sessuale, con una lussuria anormale verso le donne”. Roger ricorda che mentre giravano a Bangkok, Villechaize uscì con 35 donne, quasi tutte prostitute: « Mi disse che molte di loro alla fine non avevano voluto soldi. Quando eravamo ad Hong Kong, andava a cercare ragazze nei club, puntava una torcia e sceglieva..”. Tutti orecchie per Moore, ma si cambia musica con il motivo conduttore del film di stasera ‘The man with the golden gun‘, composto da John Barry con parole di Don Black, e cantato dalla cantante scozzese Lulu. Tra le note, riecheggiano ancora i colpi di una calibro.

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