Air Italy ha i Boeing dello stesso modello di quello che si è schiantato in Etiopia. L’Anp e Codacons chiedono di lasciare a terra i veicoli. Air Italy annuncia di essere conforme alle regole e di seguire tutte le direttive in merito preparandosi ad acquistare altri Boeing 737 Max 8
L’Anp e Codacons contro Air Italy
L’Associazione nazionale piloti, dopo il terribile incidente del Boeing 737 Max 8 di Addis Abeba in cui sono morti anche otto italiani, si è rivolta all’Enac chiedendo di “intervenire su tutte le compagnie italiane che hanno in uso questa tipologia di aeromobile, mettendo a terra le macchine e facendo i controlli necessari“. Al momento l’unica compagnia italiana ha possedere Boeing di quel tipo è Air Italy come fanno sapere dal sindacato Filt-Cgi che, insieme a Fit-Cisl, Uilt e Ug ha richiesto un incontro immediato con questa compagnia aerea per avere “informazioni dettagliate sulle azioni concrete, sia di carattere operativo che tecnico e addestrativo, messe in atto affinché vengano garantite nella massima sicurezza le operazioni di volo“
Anche il Codacons è sul piede di guerra. In una diffida all’Enac, l’ente in difesa degli utenti e consumatori, ha chiesto il blocco categorico di “tutti i decolli dei Boeing 737 Max dagli scali italiani e di avviare verifiche urgenti circa la formazione dei piloti, con particolare riferimento alla compagnia Air Italy”
La risposta di Air Italy
In riposta alle polemiche nate dopo il drammatico incidente in Etiopia, l’Air Italy fa sapere di essere conforme a tutte le regole di volo. “Per la nostra compagnia aerea, la sicurezza dei nostri passeggeri è da sempre la principale priorità. Con riguardo al B 737 Max 8 e a tutti gli aeromobili operativi in flotta, la compagnia si trova in piena conformità con le disposizioni delle autorità aeronautiche e alle procedure operative e direttive del costruttore“, si legge in una nota di Air Italy, “la compagnia è in costante contatto con le autorità e ne seguirà le direttive con l’obiettivo di garantire un servizio improntato alla massima sicurezza del volo”. Anzi Air Italy, che al momento possiede tre Boeing 737 Max 8, conta di arrivare a 20 Boeing in dotazione nel 2020
Al momento non c’è nessun blocco dei voli com’è stato fatto in Etiopia, Cina, Indonesia e Mongolia dove si è deciso di lasciare a terra i Boeing 737 Max 8 anche perché non è arrivata nessuna direttiva al riguardo dall’Agenzia europea per la sicurezza aerea che sta ancora svolgendo indagini in merito.
La decisione della Boeing
La compagnia Boeing, nel frattempo, ha deciso di aggiornare il software di volo dei 737 Max 8 il cui errore potrebbe aver causato gli schianti ad Addis Abeba e nel mare di Giava. In particolare si pensa che questo programma sia andato in errore portando l’aereo in picchiata fino a schiantarsi dopo aver misurato erroneamente dati relativi all’angolo di attacco dell’ala, quello acuto generato dalla direzione del vento e dal segmento immaginario che attraversa la sezione di quest’ultima. Questo sbaglio avrebbe generato il finto stallo dell’aereo che avrebbe portato al sistema automatico a puntare l’aereo verso il basso per rimediare ai presunti dati sbagliati. Secondo le ultime direttive, i piloti dovrebbero disattivare il comando automatico e guidare l’aereo manualmente ma evidente la quota troppo bassa non ha permesso al pilota di Ethiopian Airlines di agire in tempo.