Alberto Angela – Un uomo, uno studioso, un conduttore televisivo ed un noto divulgatore scientifico dal carisma ipnotico.
Alberto Angela, sembra incredibile, racchiude tutte queste qualità e le condivide con il suo affezionato pubblico.
Chiedo scusa in anticipo. Probabilmente risulterò esagerato, maniacale e strano. Al limite dell’innamoramento, magari. Non ho cambiato gusti sessuali, sia chiaro! Nella vita esistono persone, figure quasi mitologiche in grado di plasmare il tuo pensiero, capaci d’indirizzare i tuoi interessi personali. Sembra una dichiarazione d’amore? Lo è, in effetti. Ed è dovuta.
Perché? Semplice: sono cresciuto attendendo in spasmodica attesa le puntate, i libri e le apparizioni di un uomo che, con la sua elegante pacatezza, è riuscito a conquistarmi fin dal primo attimo. Colpo di fulmine, amore a prima vista! Se fosse un libro, si chiamerebbe “Cinquanta sfumature di cultura”; potrebbe tranquillamente risultare il Colosseo per Roma, San Pietro per il Vaticano, la Torre Eiffel per i parigini oppure i Moai della celeberrima Isola di Pasqua.
La stella polare che guida i marinai di una televisione fondata sul dramma preparato ad arte e sul disinteresse collettivo per i contenuti dei programmi. Voglio prendere, anche qui, esempio da questo uomo: nella sua eleganza, magari, assisterebbe con occhio critico restando nel muto silenzio di chi con passione, abnegazione e coraggio ha saputo scalare l’auditel e lo share partendo dalla televisione svizzera nel lontano 1990.
Alberto Angela: cultura ipnotica
Un cognome ingombrante, si sa, porta sempre con sé ombre, bisbigli maligni ed invidie latenti. Alberto Angela, se ancora non avevate capito a chi mi riferissi, è entrato nelle case degli italiani in punta di piedi, portando la spontanea passione per il suo lavoro. Sorriso acceso, abbigliamento impeccabile, tono di voce suadente e gestualità trasportante: il figlio del famosissimo conduttore di ‘Super Quark‘ è riuscito a rendere mortalmente interessanti ed accattivanti, argomenti che in molti odiavano studiare fra i banchi di scuola.
Ma come fa? Ha trovato, nel suo peregrinare, il bastone ipnotico di Jafar, il mago cattivo del film Disney ‘Aladdin‘? Potrebbe essere una valida risposta, visti i risultati. Beh, vi dico esattamente quali emozioni suscita nel sottoscritto: Alberto Angela riesce a trasformare una complessa equazione matematica, in una banale tabellina del cinque. Il suo modo di esporre la cultura, condita dalla gestualità e dai paterni sorrisi, rende semplice ed estremamente interessante l’apprendimento di qualsiasi nozione.
Il timbro della voce non è mai noioso, banale o ripetitivo: diviene la colonna sonora perfetta per ogni bellezza artistica che condivide insieme al suo pubblico. Sapete, molto spesso sono entrato in conflitto con i miei vecchi professori perché li vedevo arcigni, votati ad un insegnamento “violento” fondato più sulla valutazione che all’apprendimento dell’argomento.
Alberto Angela: Il piacere della scoperta
Angela, nonostante il suo bagaglio culturale, appare come uno zio premuroso, quel parente che vorresti sempre avere a cena per abbeverarti dalla sua fonte inesauribile di storie, aneddoti e curiosità. Immaginate la scena: una tavola imbandita, luci soffuse ed il tintinnio delle posate che cozzano sulla ceramica dei piatti che accompagna l’orazione, quasi celestiale, di Angela jr. Un quadretto edificante, no?
“Passaggio a Nord Ovest”, “Ulisse, il piacere della scoperta” e “Meraviglie: la penisola dei tesori”, le sue trasmissioni di punta, hanno scandito la mia passione per la storia e la cultura in modo semplice. Avete presente quando un dottore, soprattutto da piccini, riesce nell’intento di smorzare le paure dell’ago grazie alla sua mano ferma ma delicata? Sei lì, chiudi gli occhi e con stupore ti accorgi che è tutto finito.
Ebbene, le trasmissioni televisive di Angela scivolano via delicate. Puntualmente non si esauriscono mai dopo la fine della puntata: tutte le nozioni appena imparate, infatti, mi portano avidamente al pc con l’intento di sapere ancor di più sull’argomento trattato. Mi ritrovo arricchito, felicemente sazio di cultura. Vogliamo parlare dei suoi libri?
Alberto Angela: emozioni su foglio
Succede che un paleontologo, conduttore televisivo che ha partecipato per oltre dieci anni ad attività di scavo e ricerca sul campo in spedizioni internazionali atte al ritrovamento di resti fossili umani, riesca ad emozionarti anche con i suoi scritti. Ho divorato voracemente “Una giornata nell’antica Roma” e “Amore e sesso nell’antica Roma”.
Il mio preferito, però, è sicuramente “Impero”: originale, travolgente ed interessante. Attraverso un sesterzio, moneta in uso nell’Impero Romano, il lettore viaggia nella vastità del giogo latino toccando i territori, nevralgici e pittoreschi, del dominio romano. Cinquecentododici pagine di assoluto godimento cerebrale. A volte mi sfiora un pensiero malinconico: ”Dove sarei, in questo momento, se avessi avuto Angela come professore?”
Alberto Angela: spot contro l’ignoranza
Mi accorgo, dunque, che basterebbe veramente poco per infondere curiosità, emozioni e fame di conoscenza ad un adolescente delle medie oppure ad un ragazzo delle scuole superiori. In ogni campo, con lo stesso risultato positivo. Perché, parliamoci chiaro, la smania di apprendere, spesso, bussa alle nostre porte dopo i turbamenti del diploma, dopo aver sfiorato a volte, in modo strafottente, una bocciatura.
Non voglio criticare il difficile, essenziale, lavoro dei professori: sedersi dietro ad una cattedra con un plotone d’esecuzione pronto a crivellare di piombo anni di duri sacrifici, non è semplice. Anzi. Basterebbe poco, però, per accendere la fiammella sopita della curiosità. Voglio, quindi, ringraziare pubblicamente il mio professore putativo. Colui che, inseme al padre Piero, ha saputo risvegliare la mia gioia nell’apprendimento.
Non servono per forza lauree per definirsi acculturati: il sapere rende libero qualsiasi individuo e, ringraziando il cielo, si può accrescere la propria conoscenza anche da casa, libro dopo libro. Nel piacere della scoperta.
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