Un mostro di continuità. Almeno per adesso. Le ottime prestazione dell’Aprilia stanno traghettando Aleix Espargarò verso un’incredibile candidatura a sfidante per il titolo mondiale dei piloti in MotoGP. Il centauro iberico ha conquistato una grande pole position nel Gran Premio di Spagna di Barcellona al termine di una due giorni dominata. È davvero arrivato il suo momento?
Le parole di Aleix Espargarò di Aprilia
Ecco l’intervista ad Aleix Espargarò di Aprilia realizzata da Sky Sport ed andata in scena durante il programma Talent Time di cui lo spagnolo era il grande ospite:
E’ questo il momento più bello della tua vita?
“Sì, è il momento più bello. A livello sportivo è ovvio, anche a casa sono felice con la mia famiglia. Ogni volta che vado in pista poi è troppo divertente guidare questa moto”.
Nella tua carriera hai avuto tanti momenti di difficoltà: la vivi come una rivincita?
“No, non sapevo come avrei reagito nel momento in cui mi fossi trovato a lottare per un titolo. Sono molto rilassato, mi sto godendo questo momento per tutta la carriera. Negli ultimi 3-4 anni con Aprilia è stato difficile, abbiamo avuto tanti problemi, tante cadute. Da nero è diventato bianco”.
In quindici anni di carriera avevi conquistato due podi e due pole, c’era scetticismo. C’è soddisfazione per aver dimostrato di essere un top rider?
“Non tanto per la gente, ma sono contento di aver dimostrato a me stesso di avere la velocità per lottare con i migliori. Peccato sia arrivato un po’ tardi. In questo sport non è facile, con Aprilia abbiamo faticato per sviluppare la moto. Ma non è mai tardi”
C’è chi sostiene che il merito sia della moto, chi invece pensa che non sbagli più: dove sta la verità?
“Come sempre è nel mezzo. Gli anni scorsi volevo portare Aprilia alla vittoria e al podio, ma non era pronta. Sono comunque rimasto positivo. Sono rimasto lo stesso, a migliorare è stata l’Aprilia”.
Secondo Rivola, la gara della svolta è a Jerez, dove volevi vincere ma ti sei accontentato. La lucidità di un pilota è un grande pregio
“E’ vero. Mi sento forte e veloce, ma ci sono opportunità che passano una volta nella vita e non bisogna lasciarsi scappare. A Jerez ero dietro a Miller e Marquez, andavo più forte ma non riuscivo a passarli. Ho aspettato, non ho commesso errori e la pazienza mi ha ricompensato”
Qual è stato il più grande cambiamento dall’arrivo di Rivola in Aprilia?
“Mi ricordo la prima volta che ho visto il reparto corse con Dall’Igna, ho pensato che era il più bello del mondo. Quando è arrivato Rivola ha portato altre persone, ma la sua capacità è stata quella di far brillare chi era già in Aprilia in tutti i settori. Qui c’è sempre stata gente buona, li ha motivati per creare una MotoGP vincente. Li ha motivati, è stata una cosa molto difficile. Il nostro sport non è solo soldi, le persone fanno la differenza. Ti serve una casa grande come la Piaggio, perchè bisogna investire in tecnologia. Ma bisogna saper spendere bene”
Il tuo merito è la costanza di rendimento, una cosa che fa la differenza
“E’ difficile non sbagliare mai, le piste sono diverse e stare lì è complicato. Sento che ci manca un pizzico di velocità rispetto alle Ducati di Bagnaia e Bastianini. Io sono più regolare, loro più veloci. Questo mi fa un po’ inca….”.
Ora stai vivendo il tuo sogno Mondiale
“Il sogno Mondiale c’è, l’ho voluto per tutta la mia carriera. Ora è un sogno reale, che posso toccare per adesso. Voglio continuare a sognare. E’ una cosa unica. Non solo per me, che mi trovo in questa situazione a 32 anni, ma per tutto il team, gli ingegneri, Massimo e tutta la gente che è con me dal 2017. E’ impressionante”
Hai affrontato anche problemi personali, come quando tua figlia Mia ha avuto un problema al cuore appena nata
“E’ bellissimo vincere e fare podio, ma quando arrivo a casa dalla mia famiglia il lunedì sono felice. E’ la stessa cosa che vinca o che arrivi undicesimo. Faccio le stesse cose”
E’ molto bello il rapporto con Vinales. Non si era mai visto un pilota forte che se ne porta in casa un altro forte…
“Ho sempre voluto il meglio per Aprilia. Quando c’è stata l’opportunità di avere un pilota con il suo talento, ho spinto per averlo. Ho sempre detto che se la squadra non può vincere il Mondiale, i due piloti è meglio che abbiano un bel rapporto. Vediamo adesso in futuro come andrà…”
(Credit Foto – Pagina Facebook Aleix Espargarò)