Sei giorni fa, Alessia Piperno su Instagram scriveva dall’Iran: “Per noi viaggiatori, turisti, vacanzieri in terre straniere, è facile giudicare, dire la nostra, restare finché è tutto bello, per poi salire su aereo e andarcene. Eppure per quanto questa possa essere la decisione più saggia da prendere, io non ci riesco. Non riesco ad andarmene da qui, ora più che mai. Qui la gente è stufa di essere un burattino, ecco perché migliaia di persone stanno scendendo nelle piazze a protestare. Stanno manifestando per la loro libertà. Donne, uomini, adolescenti e anziani. E ognuno di loro, ogni singola persona, rischia la propria vita quando va per le strade”. Un riferimento eivdente alla situazione attuale nel Paese, dove dopo la morte di Masha Amin sono esplose proteste sfociate in una violenta repressione

L’ambasciata d’Italia a Teheran si è subito attivata presso le autorità iraniane per verificare la notizia dell’arresto denunciata dal padre, spiegano all’Adnkronos fonti della Farnesina spiegando che si stanno verificando le notizie dei “nostri connazionali coinvolti nelle proteste in corso nel Paese”.

L’appello del padre di Alessia Piperno

“Erano 4 giorni che non avevamo sue notizie, dal giorno del suo 30 compleanno, il 28 settembre. –  il disperato appello, lanciato su Facebook, dal padre di Alessia – Anche il suo ultimo accesso al cellulare riporta quella data. Stamattina arriva una chiamata. Era lei che piangendo ci avvisava che era in prigione. A Teheran. Arrestata dalla polizia insieme a dei suoi amici mentre si accingeva a festeggiare il suo compleanno. Sono state solo poche parole ma disperate .Chiedeva aiuto”.

Il post del padre è stato rimosso dall’account dell’uomo, dopo essere stato più volte condiviso sul social. Il tam tam, ormai forte, ha però colpito molti. Nel post il padre racconta che la figlia “è una viaggiatrice solitaria, gira il mondo per conoscere usi e costumi dei popoli: si è sempre adeguata e rispettato le tradizioni e, in certi casi, gli obblighi, di ogni paese che ha visitato”. 

“Noi genitori, e il fratello David, non riusciamo a stare con le mani in mano. Non si può stare fermi quando un figlio ti dice ‘vi prego, aiutatemi’. Voglio che si sappia e che questa notizia raggiunga più persone possibili, magari arrivare a quella giusta che può aiutarci. Grazie”, conclude l’uomo.

Alessia Piperno è una ragazza che ama viaggiare. Non è la prima volta che affronta la sua vita da “nomade digitale”, come lei stessa racconta, e spesso è lontano da casa. Su Instagram sono decine le sue foto che raccontano le sue avventure da “viaggiatrice solitaria”. A Roma aveva studiato al liceo scientifico, il quarto anno lo aveva frequentato negli Usa. Era in Iran da due mesi e aspettava di rientrare in Pakistan. Prima anche l’Australia e poi Panama, in Nicaragua e Islanda. 

L’incontro di Alessia con il Dalai Lama

In India ha anche conosciuto il Dalai Lama. “Durante quei giorni conobbi un Monaco, diventammo amici, ogni mattina ci incontravamo davanti un tè caldo, e parlavamo di vita. Un giorno mi disse “domani vado ad incontrare il Dalai Lama, per seguire le sue lezioni, vuoi venire con me?”. Fu un sogno dentro un sogno. Due giorni dopo ero seduta con tutti Monaci tibetani a seguire gli insegnamenti del Dalai Lama” ha raccontato sempre in una intervista.

Il lavoro da remoto

Alessia è riuscita, nel frattempo, a sfruttare il lavoro da remoto e si occupa di una piattaforma digitale americana come freelance. La sua coloratissima e avventurosa vita si è fermata sui social dal.giorno del compleanno. Adesso Alessia chiede di tornare in libertà e ha detto ai genitori che in carcere, in Iran, ci sono persone rinchiuse da mesi senza sapere il perché.