Questa volta nel mirino di Alexandria Ocasio-Cortez finiscono due uomini simbolo della politica americana, Franklin Delano Roosevelt e Ronald Reagan.
Secondo la giovane deputata entrambi hanno attuato nei loro programmi elettorali delle politiche inequivocabilmente razziste. Accuse che sembrano fatte apposta per dividere e far discutere l’opinione pubblica americana.
La prima stilettata è diretta a Ronald Reagan, colpevole di aver messo in competizione la classe operaia bianca contro le minoranze. La seconda critica risulta ancora più controversa, in quanto indirizzata al New Deal di Franklin Delano Roosevelt, simbolo storico e politico della rinascita americana negli anni trenta.
Secondo la Cortez il provvedimento di Roosevelt assegnava alle famiglie bianche una netta preferenza per i prestiti per l’acquisto di una nuova casa a discapito della popolazione afroamericana e ispanica.
Alexandria Ocasio-Cortez è salita alla ribalta nel 2018, anno in cui ha vinto le primarie locali del Partito Democratico nel quattordicesimo distretto.
Una vittoria che seppur esigua nei numeri( parliamo infatti di una vittoria ottenuta con 16mila preferenze), provocò un enorme scalpore mediatico. La giovane attivista riuscì difatti contro ogni pronostico a battere Joseph Crowley, abile politico di lungo corso che governava quel distretto dal 1999.
Divenuta ben presto famosa per la sua giovane età e il suo dichiararsi espressamente socialista, la Cortez non hai mai mancato in questi mesi di esprimere delle critiche alla società americana che vanno ben oltre la lotta al trumpismo.
Celebre fu ad esempio una sua dichiarazione di qualche settimana fa’, in cui invitava a prendere in considerazione il fatto che sempre più giovani a causa del pericolo derivante del cambiamento climatico in corso, stanno rinunciando all’idea di mettere al mondo dei figli.