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Alexandria Ocasio-Cortez live su Instagram: “Pensavo che sarei morta”

Lunedì 1 Febbraio Alexandria Ocasio-Cortez è andata live su Instagram per raccontare la sua versione dei fatti dell’insurrezione a Capitol Hill avvenuta il 6 Gennaio scorso. Ocasio-Cortez è stata rieletta a Novembre 2020 come deputata per lo Stato di New York. È inoltre considerata una delle figure di spicco dell’ala più a sinistra del partito democratico statunitense.

Alexandria Ocasio-Cortez - immagine web
Alexandra Ocasio-Cortez – Photo credits: web

Alexandria Ocasio-Cortez: “Sono sempre stata religiosa. Ero spaventata, ma ho pensato di aver compiuto i miei obiettivi, e che altri avrebbero potuto continuare nei miei passi”

Nella live, Alexandria Ocasio-Cortez narra di come si sia nascosta nel bagno del suo ufficio, mentre un uomo picchiava su tutte le porte, cercandola e urlando

“Dov’è? Dov’è?”

“Non sono mai stata più silenziosa in tutta la mia vita,”

aggiunge, e racconta, in un momento molto toccante, di essersi sentita convinta che la sua vita stesse per finire. 

Dopo qualche interminabile momento, AOC è stata raggiunta da un membro dello staff. Questo le ha detto che poteva uscire e mettersi al sicuro altrove, e che l’uomo era un membro della polizia di Capitol Hill, anche se Ocasio-Cortez mantiene dei dubbi sulla situazione. “Le cose non quadrano”, dice, commentando sull’ostilità che ha percepito da parte dell’agente. I suoi sospetti sono comprensibili, vista la forte partecipazione di poliziotti e militari all’insurrezione.

Consapevole di essere una delle persone più odiate dalla folla di suprematisti bianchi che stavano assalendo gli edifici governativi, la deputata dice di non aver voluto recarsi al punto di raccolta designato. Lì sarebbero stati presenti, infatti, diversi parlamentari repubblicani, anche estremisti, che avrebbero potuto far trapelare la sua posizione.

Perciò, lei e i suoi membri dello staff hanno cercato rifugio altrove, bussando a tutte le porte fino ad eventualmente potersi nascondere nell’ufficio dell’On. Katie Porter, rappresentante democratica della California. Lì hanno aspettato ben cinque ore finché gli edifici non sono stati messi in sicurezza. 

Alexandria Ocasio-Cortez: “Chi ci dice di lasciar stare e andare avanti sta usando le stesse tattiche degli abusatori. E io sono una vittima di violenza sessuale.”

Ocasio-Cortez racconta di aver ricevuto avvertimenti fin dalla settimana prima che ci si aspettava un qualche tipo di violenza il 6 di Gennaio. Si sente quindi particolarmente delusa da tutti coloro che, soprattutto a destra, ne parlano come un episodio totalmente inaspettato, dato che la tensione era palpabile fin dal lunedì precedente. “Chiunque vi dica che non avremmo potuto predire nulla del genere sta mentendo,” dice nella live.

Gli eventi dell’insurrezione l’hanno segnata in modo particolare non solo per il terrore in quelle ore. Anche perché Alexandria Ocasio-Cortez è stata in passato vittima di violenza sessuale. Pur non entrando nei dettagli della vicenda, spiega che “i traumi si peggiorano a vicenda”. Aggiunge che le spinte, provenienti dall’ala repubblicana, a “lasciar perdere e andare avanti”, le ricordano le tattiche usate da abusatori seriali per convincere le loro vittime che le loro esperienze non hanno nulla di straordinario.

Tra la sua ricostruzione dei fatti e le sue frequenti dichiarazioni incendiarie delle ultime settimane, AOC ha ricevuto moltissimo supporto sia da colleghi che dai suoi sostenitori. Sono però piovute anche critiche, da ogni fazione politica. Fra gli altri, Nancy Mace, rappresentante repubblicana della Carolina del Sud, l’ha accusata di star esagerando le sue esperienze. Gli insurrezionisti, infattin, non sarebbero mai riusciti ad entrare nei corridoi con gli uffici. Dice anche che Alexandria Ocasio-Cortez “ha la tendenza a politicizzare qualsiasi cosa, e io ne sono stanca”.

Molti esponenti della sinistra extraparlamentare, invece, mettono in dubbio le motivazioni di Ocasio-Cortez. Motivazioni che sembrerebbe spinta più dall’ambizione di spodestare i suoi avversari politici che dal desiderio di combattere per i diritti dei suoi elettori. Fulcro delle critiche è stato il suo recente ammorbidirsi sulla Medicare for All, la polizza di sanità universale. Essa è perno delle sue promesse elettorali ma che al momento sembra essere passata in secondo piano.

Alexandria Ocasio-Cortez non sembra però avere nessuna intenzione di cambiare strada. Determinata com’è a far sì che chi, tra i membri della classe politica, ha contribuito a fomentare il supporto estremista per Trump, subisca le adeguate conseguenze. Compreso l’ormai ex presidente, il cui secondo processo di impeachment si terrà questa settimana.

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