Il trading online, l’arte di investire direttamente in rete sfruttando le piattaforme di intermediazione, sta raggiungendo numeri esorbitanti anche in Italia, dopo una prima fase in cui, giustamente, è stato visto con sospetto. D’altra parte si parla di un settore molto complesso all’interno del quale i guadagni sono tutt’altro che scontati e nel quale si registrano anche tante truffe legate a broker finti o truffaldini.
Per fornire qualche numero, solo nel 2020 si stimava un incremento del numero di trader nel nostro paese pari al 40% portando così il dato di investitori attivi tramite la rete da 3,5 milioni a 5 milioni. E tutto questo senza contare che la vera crescita doveva ancora arrivare, in quanto è stato con la pandemia e con il susseguente boom del web che il numero di investitori tramite la rete è esploso ulteriormente (si può stimare in modo orientativo un ulteriore 25% l’anno).
Il tema diventa quindi di pubblico dominio ed è indispensabile conoscerlo a fondo prima di lanciarsi nell’avventura; in particolar con rifermento alla scelte del broker cui affidarsi, quindi la piattaforma tramite la quale iniziare ad investire.
Scelta del broker, primo elemento che fa la differenza
Attenzione, secondo quanto riportano anche i vari siti istituzionali (come quello della Consob) a scegliere solo broker che abbiano una regolamentazione per operare sul nostro territorio. È proprio in questo aspetto che si riscontra la maggior parte delle truffe di chi viene frodato con il trading online.
Quali sono i broker consigliabili? Senza entrare nella scelta che è soggettiva e dipende dal profilo di investitore, è la regolamentazione a monte che fa la differenza; tra i più utilizzati tra quelli presenti in rete (e ovviamente regolamentati da appositi enti) ci sono eToro, tra i più famosi; Plus500, noto anche per le sue partnership con importanti squadre di calcio di Serie A; ActivTrades, uno dei più usati scorrendo i vari forum di settore
I rischi concreti del trading online
Scelta del broker prima di tutto, ma anche conoscenza dei reali rischi di questo genere di prodotto finanziario. I broker spesso e volentieri tendono a fare pubblicità non proprio limpida facendo passare il trading online come una gallina dalle uova d’oro. Nella realtà dei fatti non è assolutamente così.
Le stesse piattaforme dovrebbero evidenziare, all’interno del proprio sito, l’effettivo rischio per l’investitore e la reale possibilità di guadagno, che diventa molto bassa soprattutto nel caso di alcuni prodotti finanziari, come ad esempio i famigerati derivati.
In sostanza il trading online non è un mondo nel quale lanciarsi se non si hanno le spalle larghe in termini di conoscenza finanziaria e dei mercati e se non si ha la consapevolezza di quello che realmente rappresenta in termini di rischi. Ed è proprio questa mancanza di formazione e informazione a portare poi alla comparsa di truffe belle e buone che ci perpetrano in rete ai danni di trader inesperti.