La sinossi di ‘Allenarsi a levarsi” parla di un percorso, ed è effettivamente questa la sensazione che si ha entrando in sala e vedendo sulla scena quella foresta di bambù, anche perché Giuseppe Mortelliti (autore e interprete) vi si aggira dentro. Appena Mortelliti si ferma però, e sviscera il suo denso testo, il pubblico cade in un ricco gioco di riflessioni, dubbi esistenziali, amari sorrisi, e non si muove più di lì.

Lo spettacolo, come appunto recita il programma di sala, vuole essere il percorso per abbandonare ogni fonte di sofferenza, ma si sa che l’eroe dovrà affrontarne di ogni per raggiungere il suo scopo. Le reminiscenze familiari, le relazioni amorose fallite, i buchi neri dell’infanzia, una quotidianità impossibile da decifrare in cui i racconti dei viaggi degli altri sembrano schiacciarci, gioco alla perfezione in cui non esiste redenzione possibile, che neanche la curiosità, la vicinanza per l’altro significa qualcosa. E come nelle migliori storie ascetiche risuona un mantra: “il passato è niente, il presente è la gente”.

Giuseppe Mortelliti è intenso, ironico, sincero. Il suo ricchissimo testo meriterebbe di essere riletto a casa dopo aver lasciato il teatro. Lui lo chiama “teatro artigianale”, e dopo gli applausi invita il pubblico a lasciare un commento sul guestbook nel foyer, poiché lo spettacolo è in corso d’opera e gli interessa ciò che il pubblico pensa, e non sullo spettacolo, ma sui quesiti che esso pone.

‘Allenarsi a levarsi’ andrà in scena anche stasera, al Teatro Studio Uno, in via Carlo Della Rocca (Torpignattara), alle 18.

Cimelio di scena a fine spettacolo.

Info:

Teatro Studio Uno, Via Carlo della Rocca, 6 (Torpignattara).
Ingr. 12 euro. Tessera associativa gratuita
Giov Ven Sab h 21.00 / Dom h 18.00

PRENOTAZIONI http://j.mp/prenotaTS1
Per info: 3494356219- 3298027943
www.teatrostudiouno.com – info.teatrostudiouno@gmail.com