Paul Riley, allenatore di calcio femminile, è stato accusato di abusi sessuali da due ex atlete e perciò esonerato dal club North Caroline Courage, militante nella prima divisione del calcio femminile degli Stati Uniti. Al contempo la commissaria del campionato Nwsl Lisa Baird ha rassegnato le dimissioni.
In realtà, il sito sportivo “The Athletic” riporta una versione differente: Lisa Baird è stata licenziata dall’organizzazione insieme alla consigliera generale Lisa Levine poiché entrambe a conoscenza degli abusi di Riley. Una versione diversa da quella di Baird, la quale si diceva disgustata da quanto accaduto.
La Fifa invece ha preso più seriamente le accuse nei confronti dell’allenatore in merito agli abusi, e assume un atteggiamento intransigente interrompendo il campionato. Tuttavia non siamo di fronte a un caso isolato o a una notizia nuova. Non ci sorprende infatti venire a conoscenza di un allenatore abusivo; ma rimaniamo ancora sorpres* dall’indifferenza nell’ambiente.
Le notizie, si sa, corrono molto in fretta, figuriamoci qualcosa di tanto grave come una condotta immorale. Ed è difficile credere che chi è ai vertici non ne fosse a conoscenza (si veda il documentario di Netflix Atleta A). Si è invece scelta la via del silenzio, che non fornisce alcuna protezione alle vittime.
Chiara Cozzi
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Ph: eurosport.com