Benvenuti nell’universo cinematografico di Movie Award. Faremo un viaggio nel mondo dell’Academy alla scoperta di una pellicola premiata con 8 Oscar, tra cui miglior film. Parleremo di musica, rivalità e talento. Abbiamo dedicato questa puntata ad “Amadeus” di Miloš Forman.

“Fu il mio agente a portarmi a teatro, a Londra : non avevo alcuna voglia di vedere uno spettacolo su un compositore, ma lì dentro rimasi folgorato da quella sorta di biografia romanzata di Mozart. Decisi di girare un film dal testo di Schaffer, ma anche questa volta trovai notevoli difficoltà perchè nessuno voleva produrre un film in costume su un compositore”

Così Miloš Forman racconta la genesi del suo capolavoro “Amadeus”. Un film che lui stesso ha definito “una pellicola sul talento e sulla libertà, sulla loro incompatibilità con la società che li distrugge in nome dell’ideologia”. Un lungometraggio per il quale Forman, che aveva abbandonato la sua Praga diventando un traditore dell’allora regime comunista, ritornò a casa sotto la stretta sorveglianza della polizia praghese infiltrata tra le comparse. Ciò nonostante riuscì a portare a termine il film con il ringraziamento ironico agli agenti della polizia comunista da parte di tutta la troupe e il cast per aver garantito la loro sicurezza .

Amadeus, Forman e la lezione kubrickiana

Il trailer di Amadeus, fonte Home Cinema Trailer

La fotografia e l’ottima gestione delle munificenti scene di massa dimostrano quanto Forman avesse ben appreso le tecniche che il grande maestro Stanley Kubrick aveva adottato nel suo cult “Barry Lindon”. Anche questo caso Forman infatti si serve di luci naturali e candele per illuminare le inquadrature arricchite da una eccellente ricostruzione scenografica. Il tutto mettendo al centro della storia un’accesa rivalità tra due grandi musicisti come Mozart e Salieri interpretato da F. Murray Abraham che ebbe un Oscar come migliore attore protagonista. Il ruolo di Mozart fu invece eccezionalmente ricoperto da Tom Hulce che si ispirò agli sbalzi di umore del famoso tennista John McEnroe per trasmettere il genio e l’irrequietezza del famoso compositore austriaco.

La mancanza di storicità del film

Se da un lato dopo la vittoria agli OscarAmadeus” venne acclamato come un capolavoro dall’altro fu pesantemente attaccato da storici e musicologi poiché era basato su una vicenda completamente inventata. Non esistono infatti prove storiche che attestino un‘invida di Salieri nei confronti di Mozart quanto piuttosto una buona amicizia tra i due ed una reciproca stima. Uno dei figli del famoso genio austriaco fu un inoltre allievo di Salieri. Per questo molti addetti ai lavori avrebbero voluto che nei titoli di testa di “Amadeus” vi fosse dichiarato che si trattava di una storia frutto della fantasia degli autori.

Stefano Delle Cave

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