Chi sono gli unici a beneficiare davvero della crescita dell’azienda Amazon?
Di certo non i dipendenti.
In merito a ciò, il sito Qz.com ha pubblicato una serie di dati dove si mette in relazione il numero di dipendenti di Amazon, quello del retail Usa e il numero di Robot.
Credits: tomshw.itIl sito Qz si è posto la domanda: “Amazon crea più posti di lavoro di quanti ne distrugge?” ed ha analizzato il numero di posti di lavoro creati dalla potente azienda di Jeff Bezos, paragonandoli successivamente ai posti cancellati ed al numero di robot che gradualmente ha cominciato ad integrare.
I dati mostrano che Amazon cresce del 40% ogni anno. Alla fine del 2016 si afferma come li più grande datore di lavoro privato negli Usa.
Inoltre, il sito di e-commerce ha intenzione di costruire una seconda sede negli Stati Uniti che fornirà posti di lavoro a 50mila dipendenti.
“Ma la crescita di Amazon ha un prezzo“, scrive Qz.com. “Supponendo che le attuali tendenze del settore continuino fino alla fine dell’anno, il numero di dipendenti nella vendita al dettaglio crolleranno dell’1% anno su anno”.
Sembra una cifra da niente, ma secondo Qz.com, un numero altissimo. Ogni anno 170 mila persone perderebbe il posto di lavoro.
Credits: agi.itQuindi, il numero di posti di lavoro creati da Amazon saranno sufficienti a coprire le perdite del resto del settore, tra concorrenti e piccoli negozi? Probabilmente no. O meglio, sicuramente no.
A beneficiare della crescita di Amazon, come abbiamo detto all’inizio, non sono di certo i dipendenti, in quanto, la società ha già aggiunto 55 mila robot quest’anno e secondo Qz.com il tasso di crescita per numero di robot starebbe aumentando.
“La società ha dichiarato di avere 45.000 robot alla fine del 2016, ha aggiunto 35.000 robot entro la fine del primo semestre del 2017 e altri 20.000 nel terzo trimestre. Ne abbiamo ipotizzati altri 20.000 nel quarto trimestre per un totale di 75.000 nuovi robot nel 2017“.
I beneficiare, quindi, sembrano essere proprio i robot.
Credits: lavocesociale.itAnche se non è assolutamente facile mostrare una precisa relazione causa-effetto tra posti di lavoro creati e quelli “rubati” dai robot.
“Non è difficile vedere la correlazione tra un declino di 24.000 dipendenti umani e un aumento di 75.000 dipendenti robotici“, afferma il sito.
Fatto sta, che Qz.com ne è certo, l’efficiente esercito dei robot è tanto utile a far arricchire le casse dell’azienda quanto ad impoverire le tasche dei lavoratori del retail, che resteranno a casa.
E’ questo il futuro che ci aspetta? sempre più macchine che svolgeranno il lavoro dell’uomo? Un robot avrà precisione e prestazioni più elevate, ma le capacità della mente dell’uomo, quelle del cervello umano, nulla può sostituirle.
Martina Onorati