Per anni le voci che la volevano prima bulimica poi anoressica si sono inseguite, dandole il tormento e screditandone l’immagine. Complici un paio di scelte sbagliate, e l’Ambra Angiolini del dopo ‘Non è la Rai‘ si ritrovò sperduta e bersagliata dalle critiche più velenose. Il tormento di non sentirsi adeguata e le feroci critiche, accumulate in tanti anni, la spinsero a gettarsi sul cibo, come lei stessa afferma:
Io non mi sentivo sbagliata, però mi leggevo male negli occhi degli altri. Ho cominciato ad avere l’ansia di divorare cibo. Ma siccome sono una fifona non arrivavo mai al vomito. Ho mangiato come una disgraziata, fino a svegliarmi la mattina con la faccia gonfia, le gambe gonfie. Capisci che sei intossicata da qualcosa, che però non è solo il cibo.
A salvarla fu un post-it che sua madre appese sulla porta del bagno:
Ti voglio solo dire che sei la donna migliore che potevo immaginare uscisse dalla mia pancia, ti voglio bene, mamma.
Poche e semplici parole che la spinsero a reagire e a proteggere se stessa dalle ferite che si stava autoinfliggendo, come tutte le donne che cadono nel vortice della bulimia/anoressia, fino alla nascita della sua bambina, unico vero cibo di cui aveva bisogno, che l’ha sfamata completamente fino a sconfiggere il suo male.
La bulimia è una malattia che ancora non è così riconosciuta come tale. Mangiare tanto o non mangiare proprio non è un capriccio. Riuscii ad uscirne grazie alla radio, perché di notte una volta feci tutta una puntata su questo tema. Il cibo è la cosa più facile da trovare, riempie un vuoto.
Un po’ si resta bulimici tutta la vita. La bulimia vuol dire anche amare tantissimo, desiderare tanto di essere amata. L’atteggiamento un po’ bisogna coccolarlo, perché ti resta addosso. Se lo accetti non diventa malattia. Quando sono rimasta incinta di mia figlia Iolanda la fame d’amore si è finalmente placata.
Alla figlia è legato anche il ricordo della notte più indimenticabile della sua vita.
La prima volta che mia figlia ha dormito 8 ore di fila. Non dormiva da 8 mesi. Quella notte non ho dormito perché non credevo al fatto che lei dormisse. Quella fu la notte della rinascita.
Conclusa la storia con il cantante Francesco Renga, Ambra da qualche tempo è sentimentalmente legata all’allenatore Massimiliano Allegri. E alla domanda: qual è la regola per placarlo quando perde una partita, Ambra ha replicato:
Io mi accorgo delle situazioni. Non vado mai allo stadio, ho delle cose scaramantiche, poi mi aiuta il fatto di vivere a Brescia, non ho subito il risultato diretto. Quando esce dallo stadio va a casa, va con i suoi amici, aspetto 48 ore. È un uomo molto serio sul lavoro, torna sempre con la squadra, segue tutte le sue regole. Le rispetto e intanto aspetto. So che tornerà.
E rivela: “Massimiliano mi abbraccia come nessuno ha mai fatto”
Sandra Barone