“Io Andrea che sono un studente trans del liceo Cavour, sul registro resto Anna. E ogni giorno è una coltellata”
“Sul registro c’è scritto Anna, ma io mi sento Andrea. E al bagno dei maschi, dove vorrei che fosse mio diritto accedere ogni giorno, ci sono andato per la prima volta ieri, durante l’occupazione della scuola che frequento”.
Andrea, studente del Cavour
Il Liceo in questione sarebbe il Cavour, l’istituto superiore con affaccio sul Colosseo. Il Cavour è stato “preso” dagli studenti il 30 novembre, in un’occupazione studentesca. È il terzo scientifico della Capitale secondo la classifica Eduscopio della Fondazione Agnelli. Tuttavia, tra laboratori, iniziative e provvedimenti non c’è quello della “carriera alias”.
Una riflessione su Andrea, lo studente trans discriminato nella sua scuola:
Andrea è una persona trans, studente del liceo di Roma Cavour. La discriminazione nelle scuole è un tema molto caldo. Si tratta del sistema per il quale ogni studente e studentessa transessuale possa sentirsi pienamente se stesso o se stessa all’interno delle mura scolastiche riconoscendosi in pieno nella propria identità. Andrea non vuole mimetizzarsi o sparire nella sua tana. Non è riuscito a presentarsi alle lezioni per via dell’ambiente opprimente che, a conti fatti, si comporta come se lui non esistesse. Per questo ora Andrea non chiede l’elemosina sotto forma di mera tolleranza, non vuole essere trattato come Anna. Andrea è stato messo alle strette dalla sensazione di essere diverso, proprio da quella mancata attenzione sul registro della sua scuola. Ma Andrea non sarà schiavo del senso di colpa.
Per molti anni la nostra società ha relegato la transessualità come un errore sociale, ma questo è inaccettabile ed è necessario che la violenza transfobica termini al più presto. Studenti come Andrea e tutte le persone trans meritano di essere visti, e rispettati.
Articolo di Maria Paola Pizzonia
per BRAVE GIRLS
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