Andrea Iannone – La Federmoto internazionale ha squalificato il pilota di Aprilia in MotoGP fino al 30 giugno 2021 per doping. Ora si farà ricorso al Tas.

Andrea Iannone – Ultima speranza ricorso al TAS

Andrea Iannone è stato squalificato per 18 mesi, dopo essere risultato positivo a uno steroide (il drostanolone) lo scorso 3 novembre, a seguito di un controllo antidoping effettuato nel corso del Gran Premio di Sepang. La sentenza della Corte disciplinare internazionale della Federazione motociclistica internazionale è arrivata oggi. L’accusa aveva chiesto 4 anni di stop per il pilota di MotoGP dell’Aprilia. Il tribunale ha deciso di accettare la tesi della difesa, che aveva puntato sulla contaminazione alimentare. La sentenza riconosce l’involontarietà di Andrea nell’assunzione della sostanza proibita, ma questo non lo scagiona. Il pilota Aprilia è stato accusato di non aver controllato sul web le sostanze proibite.

Andrea Iannone Tas
L’ultima speranza per Andrea Iannone è il ricorso al TAS – Photo Credit: MotoGP.com

Per il pilota dell’Aprilia questa squalifica significherebbe non poter correre in MotoGp fino al 30 giugno 2021. Rimane però un’ultima speranza, ovvero il TAS (Tribunale arbitrale sportivo) di Losanna, che può cancellare la pena. I legali di Iannone, già nell’udienza presso la Cdi, avevano mostrato un test del capello che non mostrava la presenza della sostanza proibita. Il Tas, in passato, accettò questo di analisi mentre il tribunale della Federazione motociclistica lo giudicò irrilevante.

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