Il pentastellato velista Andrea Mura accusato di assenteismo in Aula

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Di Redazione Metropolitan

“L’attività politica non si svolge solo in Parlamento” -sostiene il deputato e velista Andrea Mura. Il Movimento 5 Stelle prende le distanze.

Andrea Mura, hai perso la rotta? In pochi mesi hai partecipato ad appena il 3,64 % delle votazioni, contro il mio 99,5%. Sei stato assente a ben 212 votazioni! Sei proprio un campione di vela, ma nel senso “scolastico” del termine. Dove è la serietà di cui parlavi in campagna elettorale? E dimmi, hai rinunciato alla indennità nei mesi in cui eri assente? Non mi risulta…..“. Con queste parole, attraverso un post su Facebook, l’ex governatore della Regione Sardegna e attualmente parlamentare di Forza Italia, Ugo Cappellacci, accusava appena qualche giorno fa il famoso e titolato velista italiano Andrea Mura di non essere mai in Aula come richiederebbe la sua carica di deputato, pentastellato. Piuttosto, Mura, passerebbe invece la maggior parte del suo tempo in barca, trascurando i doveri istituzionali.

La polemica, che rischia di porre nuovamente in cattiva luce il Movimento 5 Stelle (non ultime le vicende legate all’assunzione di Assia Montanino come segretaria di Luigi Di Maio), non sembra essersi acuita. Piuttosto ha invece svelato curiose dinamiche e retroscena che potrebbero essere alla base anche di altre “illustri” candidature di rappresentanza vantate dai pentastellati.

Alle accuse avanzate, infatti, Andrea Mura ha risposto affermando di svolgere la sua attività di parlamentare anche in barca.
L’attività politica non si svolge solo in Parlamento. – ha affermato Andrea Mura -. L’ho detto fin dall’inizio, anche in campagna elettorale, che il mio ruolo più che quello di parlamentare sarebbe stato quello di testimonial in difesa degli oceani. D’altronde ci sono un sacco di parlamentari che vanno alla Camera e passano il tempo a fare selfie in aula. Io no. 
Mi sveglio alle 5 del mattino e mi precipito a preparare la barca
-ha spiegato il deputato-velista raccontando come a suo dire riesce a destreggiarsi tra i suoi impegni -. Dalle 10 alle 13 in ufficio a Cagliari per il lavoro da deputato. Pranzo alle 14 e alle 16 di nuovo in ufficio per rispondere alle email e poi palestra dalle 19 alle 21″.

Immediata è stata la difensiva del Movimento 5 Stelle che, in extremis, ha tentato di salvare il salvabile prendendo una posizione decisa sui fatti.
Svolgere il ruolo di parlamentare è un privilegio, un servizio reso al Paese e ai cittadini, peraltro molto ben retribuito. È un incarico che richiede impegno quotidiano, lavoro, dedizione. Se il deputato del MoVimento 5 Stelle Andrea Mura ritiene di voler continuare a dedicarsi prevalentemente ad altre attività, trascurando il mandato che gli hanno assegnato i cittadini alla Camera, ha una sola via da seguire: quella di presentare le dimissioni da parlamentare. Il nostro obiettivo è quello di dare soluzioni concrete ai problemi dei cittadini, per farlo c’è bisogno di un impegno costante e attento“. Così recita un comunicato redatto dai capigruppo pentastellati alla Camera e al Senato, Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli.
Ma, del resto, non sapevano già quale sarebbe stato l’approccio (da testimonial) e l’obiettivo (sensibilizzare la politica sul tema delle platiche negli oceani) di Andrea Mura?

Chi è Andrea Mura ?

Classe 1964, Andrea Mura è probabilmente il velista italiano attualmente più famoso al mondo. Dopo aver iniziato da giovane, grazie al padre, ad andare in barca, Andrea Mura ha svolto tutta la classica “gavetta”, cominciando sulle imbarcazioni più piccole, con le quali ha vinto diversi titoli, italiani e internazionali e ha intrapreso anche due campagne olimpiche. Più tardi arriva il sogno dei grandi mari, quello di solcare gli oceani, girare il mondo, sempre a bordo di una barca a vela, seppure più grande. 
Comincia così la splendida avventura di Andrea Mura nella vela d’altura che conta, diventando uno tra i più forti avversari da battere. Certo, i problemi non mancano, a partire dalle risorse economiche, complice una crisi globale ancora in atto e una forte resistenza degli sponsor italiani e delle istituzioni a supportarlo.

Vince tante regate Andrea Mura, restando praticamente imbattuto e senza avversari in quelle più recenti, corse con “Vento di Sardegna”, il suo “Open50” sul quale naviga in solitario e sul quale ha riversato impegno e capacità tecniche ed organizzative per migliorarlo costantemente. Vento di Sardegna, che non è solo il nome di una barca, è anche il nome di un progetto più grande volto alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica sullo stato dei mari e sull’inquinamento dovuto alla plastica. Ciò che Andrea Mura aveva promesso di fare anche in Aula e che, stando al suo backround avrebbe tutte le carte in regola per riuscire a fare efficacemente dietro il suo scranno di deputato. Tocca a lui ora prendere una decisione, nel rispetto delle istituzioni e degli italiani che lo hanno votato.

Di Lorenzo Lucarelli