Andrea Pavan dopo un’ottima stagione nel 2019, ha avuto un crollo inaspettato in questa annata, davvero disastrosa. Com’è avvenuto questo declino?
Andrea Pavan: l’ottimo 2019
Nella stagione del 2019 Andrea Pavan ha collezionato i migliori risultati da quando è sullo European Tour. Una vittoria fantastica conquistata in occasione del BMW International Open dove ha battuto al playoff l’inglese Matthew Fitzpatrick grazie ad un fantastico birdie sull’ultimo green. Oltre a questo successo l’italiano ha conquistato un terzo posto e ben tre top dieci, tra cui il decimo posto all’Open d’Italia giocato all’Olgiata Golf Club. Dopo questo risultato ed aver toccato la miglior posizione nel World Ranking, la numero 65, si pensava che Pavan potesse continuare a giocare ad alti livelli ed entrare nei primi 50 del mondo ma, proprio in quel momento, è avvenuto il crollo inaspettato.
L’annata negativa
Il 2020 per Andrea è stato forse l’anno peggiore per lui sullo European Tour. I numeri parlano da soli: 19 gare giocate e ben 13 tagli mancati, ottenendo come miglior risultato un 30^ posto ad inizio anno in occasione dell’Hong Kong Open. Questa mancanza di risultati lo ha fatto crollare nel World Ranking, passando dalla posizione di inizio anno, la numero 74, alla posizione attuale, la 249. La mancanza di risultati è dovuta ai problemi dal tee che hanno afflitto Pavan durante tutta la sua carriera e, purtroppo, anche in questa stagione sono riaffiorati. È infatti ultimo nella classifica per la driving accuracy, con ben 3.39 colpi persi a giro.
Riuscira Andrea Pavan a ritrovare la fiducia persa dal tee e tornare di nuovo alla vittoria?
Andrea Demolli
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