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Andrey Rublev non perdona: batte Fucsovics e si prende Rotterdam

Andrey Rublev è il nuovo campione del torneo ATP 500 di Rotterdam. Il russo, nel pomeriggio, ha posto fine alle speranze del qualificato ungherese Marton Fucsovics e lo ha battuto con il punteggio di 7-6 (7-4) 6-4 dopo 1h e 49 minuti di partita. Per il nativo di Mosca si tratta dell’ottavo sigillo in carriera, il primo nella cittadina olandese. Salgono inoltre a venti le vittorie consecutive negli ATP 500 per il campione russo, che non perde un incontro in un torneo di questa categoria da Dubai (febbraio 2020). In quell’occasione fu sconfitto ai quarti di finale dal britannico Daniel Evans. Successivamente, prima di quello odierno, sono arrivati i successi di Amburgo, Vienna e San Pietroburgo. Si tratta, infine, della settima finale consecutiva vinta da Rublev. Numeri spaventosi per un ragazzo che nel 2020 è letteralmente esploso.

L’ungherese ci prova ma Andrey Rublev è superiore

Nell’immagine, da sinistra, Andrey Rublev e Marton Fucsovics prima dell’inizio del match – Photo Credit: via Twitter, @abnamrowtt

Il primo parziale è decisamente combattuto. Rublev, nel game d’apertura, è chirurgico nell’annullare tre palle break consecutive. Il nativo di Budapest non è da meno e nel secondo gioco, dal 15-40, riesce ad impattare sull’ 1-1. I turni di servizio del russo scorrono più velocemente mentre l’ungherese spesso deve arrancare. Fucsovics, nell’undicesimo gioco, riesce a salvare egregiamente un set point e ad arrampicarsi meritatamente al tie-break. Il rovescio di Rublev sale di giri e gli procura il primo allungo. L’ungherese però non molla e si giunge al cambio campo sul punteggio di 3-3. Questo è il momento di svolta, con il russo che piazza un grande parziale di quattro punti ad uno e si aggiudica dunque il set dopo 1h e 3 minuti di dura lotta: 7-6 (7-4).

Fucsovics sembra aver accusato il colpo e ad inizio secondo set parte subito con l’handicap: 1-0 e servizio per Andrey Rublev. Il russo, in questa fase del match, non brilla particolarmente. La posta in palio, infatti, inizia a farsi sentire. Ciò nonostante riesce a tenere ai vantaggi sia il secondo sia il quarto gioco: 3-1. Il nativo di Mosca, tra il quinto ed il settimo gioco ha tre opportunità per uccidere definitivamente questa finale. Tuttavia l’ungherese, in un modo o nell’altro, riesce a rimanere a distanza di un break: 4-3. Siamo ormai giunti al momento della verità: il tabellone recita infatti 5-4 e Andrey Rublev si appresta a servire per il match. Il braccio non trema per il 6-4 finale. Il russo vince il suo primo trofeo stagionale e si laurea campione del torneo ATP 500 di Rotterdam.

ENRICO RICCIULLI

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