Anita Garibaldi, il cui vero nome era Ana, nacque il 30 agosto dl 1821 a Santa Caterina, in Brasile. Figlia di un mandriano, era la terza di dieci figli. Perse precocemente sia il padre che tre dei suoi fratelli, così la madre dovette preoccuparsi di tutto da sola. La sua istruzione si fermò alle scuole elementari ma la sua intelligenza era vivida e acuta. Come le sue sorelle, anche Ana si sposò in giovane età. Il suo coniuge si chiamava Manuel Giuseppe Duarte e svolgeva l’attività lavorativa di calzolaio e pescatore.
Anita Garibaldi e l’incontro con l’eroe dei due mondi
Giuseppe Garibaldi arrivò in Brasile nel 1839, dopo l’aver subito una condanna a morte in Italia. L’intento del suo arrivo in Brasile era quello di fondare la Repubblica Juliana. La condanna gli era stata inflitta perché aveva preso parte ai moti risorgimentali e per via anche della sua iscrizione alla Giovine Italia di Giuseppe Mazzini. Dall’incontro con Ana, Giuseppe Garibaldi rimase letteralmente folgorato e di lì a poco riuscì a conquistarne il cuore e successivamente a sposarla. Anita infatti abbandonò suo marito per lui, dal momento che ne ricambiava il sentimento d’amore. Fu da allora in poi sempre al fianco dell’eroe dei due mondi.
Un amore senza fine
Numerose le battaglie che combatterono insieme, compreso quelle per il raggiungimento del sogno dell’unità di Italia. Per il perseguimento di quest’ultimo obiettivo, combatté con i capelli corti e vestita da uomo, contraendo anche la malaria, durante l’impresa. E fu proprio la malaria a condurre Anita Garibaldi a morte: era il 4 agosto del 1849. La sua sepoltura avvenne nel campo Pastorara, e poi, senza nome, nel cimitero di Mandriole.
Anita Garibaldi, il ritorno delle spoglie in Italia
Dopo dieci anni, l’amato marito si recò a riprendere le spoglie di Anita per trasportarle nel cimitero di Nizza. Infine, nel 1931 il governo italiano decise di trasferire la salma di Anita Garibaldi nel Gianicolo, a Roma. Qui è possibile trovare la statua che venne eretta a suo nome e che raffigura lei a cavallo, con in braccio suo figlio.
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Ilaria Grasso