Anna Foglietta interpreta Nilde Iotti

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Di Redazione Metropolitan

A vent’anni dalla scomparsa di Nilde Iotti (4 dicembre 1999) e a quarant’anni dalla sua nomina a Presidente della Camera dei Deputati, va in onda giovedì 5 dicembre in prima serata su Rai1 la docu-fiction “Storia di Nilde”, prodotta da Gloria Giorgianni per Anele in collaborazione con Rai Fiction. Diretta da Emanuele Imbucci è interpretata da Anna Foglietta (Nilde Iotti), Francesco Colella (Palmiro Togliatti), Linda Caridi (Rosanna) e Vincenzo Amato (nel ruolo di Enrico Berlinguer).

La trama de “La Storia di Nilde”

Il docu-film racconta della vita di Leonilde Iotti detta Nilde, sia dal punto di vista pubblico-politico che privato. Infatti, viene dato spazio anche alla vita sentimentale della Iotti, alla sua relazione con Palmiro Togliatti e alla loro convivenza a seguito della quale di adottare Marisa Malagoli, sorella di un operaio morto durante una manifestazione. La fiction ripercorre la vita di Nilde fino al momento in cui le viene offerta da Enrico Berlinguer la carica di Presidente della Camera dei Deputati che accetta e così diventò la prima donna a ricoprire questo ruolo.

Anna Foglietta: “Orgogliosa di vestire nei suoi panni”

“Amavo l’idea di riportare in vita, con Nilde, una classe politica degna di stima e rispetto. La cui competenza, a differenza di oggi, non era messa in dubbio. Un classe politica dotata di profondo senso etico dello Stato

le parole dell’attrice Anna Foglietta. Che, su Instagram, con una frase di Nilde Iotti ha presentato il docu-film:

“E’ necessario cogliere negli altri solo quello che di positivo sanno darci, e non combattere ciò che è diverso, che è altro da noi”.

E l’attrice romana aggiunge:

“Ho sempre avuto di lei questo ricordo e questa impressione di donna tutta di un pezzo ed è stato invece molto bello scoprirla come una donna molto simpatica, molto semplice, che amava fare i tortelli di zucca. E non c’è niente di più struggente nell’essere così profondamente umani quando sei anche un personaggio così profondamente alto. Era attenta agli altri, era empatica, ed è un dono per un politico, secondo me, altissimo, perché riesci ad entrare davvero in quelli che sono i bisogni della gente“.

Anna Foglietta, in conclusione, sottolinea:

” Lei ha portato fin dall’inizio, fin dalle prime assemblee della Costituente l’importanza di mettere la donna al centro della Repubblica, nelle cariche più importanti, nella magistratura

ed aggiunge

“ed essere riuscita a farci emancipare, questo è stato il suo più grande dono. Poi è chiaro che ha portato avanti la legge per l’aborto, per il divorzio, però puntare sempre il dito sull’importanza dell’emancipazione della donna è stata una cosa che come un tarlo ha instillato nella testa delle donne questo bisogno, di emanciparsi, di schiudersi da questa gabbia e renderle davvero libere”.


Le tante testimonianze

Tra le testimonianze illustri, che si intervallano alla narrazione fiction, il Presidente emerito della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano, Marisa Malagoli Togliatti, Giorgio Frasca Polara, Luisa Lama, la Presidente della Fondazione Iotti Livia Turco, l’ex Presidente del Consiglio Giuliano Amato, l’ex direttore de l’Unità e parlamentare PCI Emanuele Macaluso, il direttore di Radio Radicale Alessio Falconio, i giornalisti Filippo Ceccarelli e Marcello Sorgi, lo storico Giuseppe Vacca, il regista e amico di famiglia Giorgio Ferrara.