Seppur non ancora classificata come malattia mentale, l’ansia da tramonto appare sempre più come un nuovo fenomeno diffuso. Si tratta di una particolare forma di preoccupazione ed insoddisfazione che si verifica alla fine della giornata causando panico e timore. Una delle cause scatenanti è senza dubbio il senso di colpa per non aver fatto abbastanza durante la giornata.

Cos’è l’Ansia da tramonto, le paure di fine giornata

L'ansia da tramonto è un nuovo fenomeno diffuso, fonte ipsico.it
Ansia, fonte ipsico.it

L’ansia da tramonto, nota nei paesi anglosassoni come sunset anxiety, nonostante non si ancora ufficialmente riconosciuta dalla scienza e dalla medicina, e un fenomeno particolarmente diffuso che tende ancor di più a manifestarsi in questo periodo dell’anno in cui c’è l’ora solare e il buio arriva prima. In particolare essa consiste nella manifestazione di ansie, timori, panico e malessere al momento della fine della giornata quando invece, secondo la norma, le preoccupazioni tendono a diminuire perchè l’organismo si rilassa. Al contrario invece si tende a preoccuparsi a causa dei nostri impegni futuri e presenti.

Spiega infatti la psicoterapeuta Israa Nasir e autrice di “Toxic Productivity: Reclaim Your Time and Emotional Energy in a World That Always Demands More”, che une della cause di questo diffuso stato di malessere è legato la nostra produttiva quotidiana. In particolare ci sente in colpa per non aver soddisfatto aspettative spesso iperrealistiche e legate ad un determinato spazio temporale.

La Nasir, come riportato da Pazienti.it, ha affermato nel suo libro che “Al termine della giornata, ci sentiamo sopraffatti dal peso di ciò che non abbiamo portato a termine. Inoltre, l’anticipazione delle incombenze del giorno successivo amplifica la sensazione di incompletezza.” L‘insoddisfazione e l’ansia anticipatoria però non si limitano solo al contesto lavorativo ma si ripercuotono anche nei momenti di riposo e di vacanza generando quella sensazione di doverci mantenere a tutti i costi attivi. Sono fenomeni questi che sono amplificati da un ambiente lavorativo tossico e da preoccupazioni eccessivamente gravose. Trai nostri momenti di riposo c’è anche la fine della giornata ecco perchè al momento del tramonto e dell’arrivo della sera si tende a manifestare questo fenomeno di malessere che non proviamo nelle ore diurne.

Le preoccupazioni della sera

Durante il giorno, afferma la psichiatra Evita Limon-Rocha, “siamo talmente concentrati sul completamento dei compiti che non abbiamo il tempo di elaborare le nostre preoccupazioni. È come se le mettessimo da parte, in attesa di essere affrontate”. Per questo la sera, come puntualizza la CEO del Light On Anxiety CBT Treatment Center di Chicago Debra Kissen, anche se viene inviato al nostro organismo un segnale di rilassamento, le ansie e le preoccupazioni ci spingono a rimanerci attivi contrastando il nostro ritmo naturale.

Chi sono i soggetti a rischio e come rispondere a questo fenomeno

Secondo uno studio del 2022 l’andamento dell’ansia varia in base ai diversi soggetti. Alcune persone infatti manifestano meno ansia con un picco concentrato durante il giorno ed un abbassamento di livello nelle ore serali. Le persone più ansione invece mostrano un costante livello di preoccupazione durante tutto il giorno e per questo sarebbero più a rischio per l’ansia da tramonto. A questi si aggiungono, come stabilito da altre ricerche, i cosiddetti cronotipi serali. Si tratta di coloro che sono più attivi durante le ore serali e notturne per questo hanno più possibilità di manifestare ansia al pomeriggio o di notte.

Tutte le persone che soffrono di ansia da tramonto devono innanzitutto acquistare consapevolezza del loro malessere cercando di far fronte alle cause che lo generano. Il pensiero autocritico e i procedimenti autocurativi sono infatti il primo aiuto per combattere lo stress. A questo si aggiunge la possibilità di creare una routine serale quotidiana con cui si riempiano i momenti serali di vuoto con attività che favoriscano il benessere come l’esercizio fisico o altre attività rilassanti come ascoltare musica.

Stefano Delle Cave

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