Tra i più prolifici e popolari cantautori della ‘scuola romana’, Antonello Venditti vanta più di 30 milioni di copie vendute e un repertorio di brani che tematicamente spaziano dall’amore, all’impegno sociale. Si avvicina alla musica alle scuole elementari, dove studia il pianoforte, e a 14 anni scrive le prime canzoni.

Nel 1969 firma il suo primo contratto discografico e comincia la sua carriera con un altro pilastro del cantautorato italiano, Francesco De Gregori, con un album rilasciato nel 1972. Dall’anno successivo, Venditti comincia a pubblicare dischi da solo e il suo successo si protrarrà fino ad oggi. Sempre al passo con i tempi e mai banale, scegliere solo cinque sue canzoni è un’ardua impresa, ma una cosa è certa: sono decine i brani del cantautore romano che il patrimonio della musica italiana conserverà per le future generazioni.

Antonello Venditti: Roma Capoccia – Theorius Campus (1972)

È la canzone che gli dà notorietà. Composta all’età di 14 anni, è stata presentata per un provino al locale Folkstudio e inserita nel disco con De Gregori. Il brano, con versi in romanesco, è un omaggio alla sua città; Venditti scrive un messaggio di amore-odio verso una città che ha in sé bene e male, il vecchio e il nuovo; la descrizione di una Roma popolare e piena di storia è arricchita da un arrangiamento orchestrale ben studiato.

Sotto il segno dei pesci – Sotto il segno dei pesci (1978)

Un inno generazionale che prova a descrivere un bilancio sulla vita del cantautore e dei suoi coetanei, usciti dalle rivoluzioni del 68 e pronti per affrontare gli anni del riflusso. Venditti immagina lo stato mentale nel quale lui stesso e i suoi amici possono essersi calati dopo aver fatto parte di un’epoca illusoria e idealista. Il titolo fa riferimento al suo segno zodiacale (nato l’8 marzo) e le persone citate nel testo sono suoi veri amici. L’album da cui è tratto il brano è tra i 100 dischi più belli della musica italiana.

Notte prima degli esami – Cuore (1984)

Il racconto di una notte d’estate di quattro ragazzi (lo stesso Venditti, De Gregori, Giorgio Lo Cascio e Ernesto Bassiniano che suonavano al Folkstudio) che inseguono un sogno senza farsi abbattere da ciò che succede nel mondo (c’è un riferimento alla strage di Piazza Fontana); successivamente la storia si sposta su due ragazzi che hanno sfidato il destino per rincontrarsi la notte prima della maturità e fare l’amore, mentre Roma vive la sua vita notturna.

Ricordati di me – In questo mondo di ladri (1988)

Tratta dall’undicesimo album del cantautore, la canzone racconta di un innamorato che ripensa alla donna amata e la invita a ricordare il loro amore, perché <<il tempo lentamente si consuma>> e vola via veloce. Una serenata romantica e nostalgica che fa riflettere su un amore lontano e che dà importanza ai sentimenti e rapporti umani, quei legami che ci rendono importanti. Il brano è presente in tutti i live del cantautore.

Dalla pelle al cuore – Dalla pelle al cuore (2007)

Brano certificato 3 dischi di Platino e dedicato ai genitori del cantautore, soprattutto alla madre scomparsa quell’anno. Un uomo tradisce la sua donna con una per cui prova solo attrazione fisica; dopo averlo compreso chiede perdono alla sua amata (<<Il sesso fa partire, l’amore fa tornar da te>>), ma non è sempre facile passar sopra un’infedeltà.

Flavia Carrogu

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