Antonello Venditti, tra gli esponenti più autorevoli della “scuola romana”, è nato da una coppia della media borghesia. Il padre, Vincenzo Italo Venditti, originario di Campolieto in provincia di Campobasso, ha svolto la professione di funzionario dello Stato. Il signor Venditti ha ricoperto nel corso della sua carriera anche l’incarico di viceprefetto di Roma. Inoltre come ha raccontato suo figlio lo ha supportato nella sua carriera artistica diventando l’amministratore dei suoi primi guadagni.
Invece sua madre, Wanda Sicardi, era romana. La donna è stata una “mamma professoressa”, come l’ha descritta il figlio Antonello Venditti, era infatti una docente liceale: ha insegnato latino e greco. Fu proprio la signora Wanda, ad indirizzarlo verso lo studio del pianoforte.
A causa però di un metodo di studio troppo rigido e per una nonna troppo apprensiva – come ha svelato l’artista – dopo poco tempo decise di abbandonare le lezioni di pianoforte, ma l’amore per quello strumento si riaccese in lui in seguito. Wanda Sicardi Venditti è morta il 31 luglio 2007.
Venditti e l’ex moglie Simona Izzo hanno reso nonni il signor Vincenzo Italo e la signora Wanda di Francesco Saverio Venditti, nato il 27 agosto 1976, sotto il segno della Vergine, che ha seguito le orme della madre come attore e doppiatore.
Nel libro “L’importante è che tu sia infelice”, edito da Mondadori nel 2009, Antonello Venditti fa una descrizione alquanto cruda della signora Wanda, descrivendola come una mamma opprimente, dominatrice, anaffettiva. Queste le parole dell’artista: “Ha immaginato per me una vita di amarezze e delusioni in cui avrebbe potuto ancora farmi da mamma”.
Tra gli aneddoti raccontati dal cantante, non passa inosservato quello sull’ultimo regalo della madre: “La mamma riusciva sempre fino all’ultimo a toccare il mio nervo scoperto: mi voleva perdente e fallito. Mi ha lasciato un baule che non ho ancora aperto. E non credo che lo farò. Le è andata male: grazie a lei mi sono conquistato con fatica la mia libertà di uomo e di artista”.