Il wide receiver pare essersi deciso a non ritirarsi dal football giocato, dichiarando attraverso il proprio account Twitter: “Perché fermarsi adesso?”.
Antonio Brown, uno dei più talentuosi wide receiver degli ultimi anni, pare aver cambiato idea riguardo al suo futuro.
A circa una settimana di distanza dall’aver dichiarato di volersi ritirare dal football, è ritornato sulla questione scrivendo sui suoi canali social: “Sono ancora il migliore, perché fermarmi ora?“
Il problema è che nessun team ha mai messo in discussione le sue doti tecniche.
Il motivo principale per cui, attualmente, pare che non ci sia nessun proprietario disposto ad offrirgli un contratto, è la sua situazione fuori dal campo.
Attualmente, infatti, Brown è accusato di violenza sessuale ai danni di una donna.
Dopo nove stagioni al fianco dei Pittsburgh Steelers, decise di farsi scambiare a causa della sua situazione all’interno del team.
Approdò negli Oakland Raiders, ma per vari problemi legati al suo rapporto con la dirigenza, venne rilasciato immediatamente.
Ad offrirgli un contratto furono i New England Patriots, con i quali debuttò immediatamente la settimana successiva, mettendo a segno anche un touchdown.
Ma ancora prima di poter giocare la sua seconda partita al fianco dei campioni in carica, Antonio Brown viene nuovamente rilasciato.
Il problema più grave dal quale Brown deve attualmente difendersi è l’accusa di violenza sessuale.
Una sua ex collaboratrice ha infatti intentato una causa legale nei suoi confronti, accusando il wide receiver di averla violentata.
Un’altra accusa, non ancora comprovata dalle indagini, è quella rivoltagli da una writer ingaggiata da Brown per dipingere un murale in casa sua.
Stando alle sue dichiarazioni rilasciate a Sports Illustrated, Brown si sarebbe presentato davanti a lei completamente nudo.
Non appena esser stato rilasciato dai Patriots, Brown ha voluto esprimere sui suoi social network la sua disapprovazione. Ha infatti scritto: “Non giocherò più in NFL, i proprietari possono annullare gli accordi e fare quello che vogliono quando vogliono. Spero che la NFLPA li riterrà colpevoli“.
Attualmente, ingaggiare uno come Antonio Brown, potrebbe portare molti problemi. Primo fra tutti è quello legato alla policy relativa alla condotta personale.
L’NFL, infatti, potrebbe decidere di sospenderlo fino a quando non saranno terminate le indagini.
E quindi, di fatto, non giocherebbe.
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Foto in copertina: Steven Senne/AP