I fan della popstar dalla voce cristallina e dall’iconica coda di cavallo non saranno contenti delle sue affermazioni, ma Ariana Grande sembra decisa: metterà da parte, almeno per un po’, la sua carriera musicale, per dedicarsi alla recitazione. Lo ha dichiarato lei stessa, in un intervento al podcast di Bowen Yang e Matt Rogert, Las Culturistas. «Sto per dire qualcosa di spaventoso per i miei fan», ha messo le mani avanti, «Farò sempre musica e continuerò a esibirmi. Farò sempre pop, lo prometto. Non credo, però, che continuerò a farlo alla velocità con cui l’ho fatto nell’ultimo decennio. Non è la visione che ho per i miei prossimi dieci anni.».

Nessun blocco o rinnegamento del passato, dunque, ma il forte desiderio di mettersi in gioco e tornare dietro la macchina da presa e in teatro: «Amo la recitazione, il teatro e i musical. Mi riconnette con una parte di me stessa. Amo la commedia, e questo mi guarisce. Trovare ruoli in cui usare queste parti di me stessa.».

Ariana Grande, dagli esordi a Broadway alla carriera musicale

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La popstar Ariana Grande durante il concerto di beneficenza One Love Manchester

In fin dei conti, Ariana Grande è una theatre kid a tutti gli effetti. Il suo debutto nel mondo dello spettacolo, infatti, risale al ruolo della cheerleader Charlotte nel musical di Broadway 13, a cui ha preso parte appena quindicenne. Si sposta poi sul piccolo schermo, attirando l’attenzione del pubblico grazie alla serie di Nickelodeon Victorious, in cui interpreta l’adorabile svampita Cat Valentine. Il suo primo singolo, Put Your Hearts Up, la introduce all’universo pop, ma la cantante non è soddisfatta e rinnega il brano. Le cose vanno meglio nel 2013, quando esce il primo album di inediti, Yours Truly, anticipato dal pezzo di lancio, The Way, in collaborazione con Mac Miller.

Il successo le si spalanca davanti e, nel corso del tempo, canzoni come Problem, in duetto con Iggy Azalea, o Break Free, insieme al disc jockey Zedd, diventano delle hit. Nel 2014 partecipa con la rapper Nicki Minaj, al singolo Bang Bang, brano di Jessie J, che accresce ulteriormente la sua notorietà. Ariana è, a questo punto, una superstar a livello globale, e neanche il terribile attentato terroristico, avvenuto al termine di un suo live a Manchester, che provoca la morte di ventidue persone, la ferma. Profondamente scossa dall’accaduto, organizza un concerto di beneficenza intitolato One Love Manchester, al quale vengono invitati artisti di primo piano della musica internazionale, da Liam Gallagher, originario della città inglese, a Katy Perry, ai Coldplay,a Justin Bieber. Vengono raccolti così circa diciotto milioni di euro, destinati poi alla Croce Rossa britannica.

Wicked, l’occasione della vita

Negli anni seguenti, Ariana Grande continua a cantare e ad esibirsi live, ma affianca alla musica anche altre attività. Nel 2021 lancia una linea di cosmetici chiamata R.E.M. Beauty, ispirata al cosmo e alla fantascienza. Lo stesso anno, appare nella commedia Netflix Don’t Look Up, al fianco di attori del calibro di Leonardo DiCaprio, Jennifer Lawrence, Meryl Streep e Timothée Chalamet.

Nel 2022, viene annunciato il cast di Wicked, film diretto da Jon M. Chu, adattamento cinematografico dell’omonimo musical di Broadway, nelle sale italiane il prossimo 21 novembre. Ariana sarà Glinda, la Buona Strega del Sud. La vicenda è ambientata molto prima dell’arrivo di Dorothy Gale nel Regno di Oz. Elphaba (Cynthia Erivo), una ragazza nata con la pelle verde smeraldo, e futura Strega dell’Ovest, incontra la popolare Glinda all’Università di Shiz. Le due, inizialmente, non vanno d’accordo, complice la rivalità per le attenzioni del bel principe Fiyero (Jonathan Bailey). L’acredine, però, si trasforma presto in amicizia.

Wicked è una di quelle occasioni per cui chiunque sia cresciuta a pane e teatro sarebbe disposta a uccidere e, per Grande, è la realizzazione di un sogno di sempre. In molti, però, non sono contenti del fatto che sia stata scritturata per questa produzione; lei, però, fa spallucce di fronte alle critiche. «Ho provato un po’ dell’iniziale nervosismo o di quella specie di preconcetti legati al fatto se fossi, oppure no, in grado di offrire una buona interpretazione, o perché sarei stata sbagliata», ha confessato, «Probabilmente avrei detto la stessa cosa. Avrei probabilmente pensato: “Perché? Uccidetemi. Ho aspettato vent’anni per questo film. Uccidetemi”. Lo avrei detto come fan dall’esterno, conoscendo solo mie canzoni come 7 Rings. Avrei detto: “Beh, quella è una c*a”. Quindi, davvero, lo capisco. Ma penso che cercherò di ignorare tutto ciò e concentrarmi sul mio lavoro.».
Ariana Grande ha assistito al primo spettacolo di Wicked a dieci anni, visitando anche il dietro le quinte, innamorandosene follemente. Ora ha la possibilità di rivivere quelle emozioni da protagonista e, a quanto pare, la vedremo ancora per un bel po’ sul grande schermo.

Federica Checchia

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