Ufficiale: il 19 giugno 2019 debutterà la “nuova maturità”. Regole nuove, direttive diverse e griglie nazionali di valutazione, che consentiranno alle commissioni di garantire equità nella correzione.

Il ministro dell’istruzione Marco Bussetti dichiara: “Prosegue il lavoro di accompagnamento verso il nuovo esame”, nei prossimi giorni partirà, pertanto, un piano di informazione e formazione che accompagnerà le varie scuole.
Il nuovo decreto dice no alla terza prova e abolisce così le tanto temute prove invalsi in seduta d’esame. Il test Invalsi si svolgerà durante il corso del quinto anno, tra l’1 e il 19 aprile 2019. Il test è diviso in tre parti: un questionario di italiano, un test di matematica e un test di d’inglese. Non saranno requisito di accesso né la partecipazione, durante l’ultimo anno di corso, all’Invalsi, né lo svolgimento delle ore di alternanza scuola-lavoro.
Tra le novità più interessanti c’è la probabile abolizione della scrittura ed esposizione della “tesina”, che potrebbe essere sostituita da un relazione personale sull’alternanza scuola-lavoro svolta durategli anni.
Dimentichiamo, inoltre, il vecchio sistema di ammissione: i crediti, infatti, passano da 25 a 40, (è pertanto prevista una conversione dei crediti assegnati durante il terzo e quarto anno per i maturandi 2018/2019) i punteggi delle due prove scritte aumentano a 20 e non più 15, mentre il punteggio dell’orale scende da 30 a 20. 
Per quanto riguarda il voto di ammissione sarà necessaria la media dei voti pari a 6, compreso il comportamento, poiché il consiglio di classe acquisisce il potere di deliberare l’ammissione anche con una insufficienza in una disciplina o gruppo di discipline, ma dovrà motivare la propria scelta. 
La prima prova rimane lo scritto di italiano, che continuerà ad avere una durata di 6 ore. I maturandi dovranno produrre un elaborato scegliendo tra 7 tracce riferite a 3 tipologie di prove: analisi del testo, produzione di un testo argomentativo e produzione di una riflessione critica  su tematiche di attualità. 
La seconda prova potrà riguardare più materie a seconda dell’indirizzo di studio: ad esempio per il Liceo Scientifico potrebbe essere prevista una prova mista di matematica e fisica, mentre per il Liceo Classico prova mista di latino e greco.
Il colloquio orale infine presterà maggiore attenzione alle esperienze di Scuola-lavoro e la commissione proporrà al candidato testi e documenti da analizzare inserendo domande di Cittadinanza e Costituzione.
Attendiamo quindi la “nuova maturità” per poter conoscere pareri finali di docenti e alunni.
Benedetta Chieffallo