L’Italia torna in zona gialla, tranne le ancora arancioni Sicilia, Sardegna, Puglia, Umbria e Provincia di Bolzano). Ma già dalla giornata di sabato, subito dopo l’annuncio del ministro della Salute Speranza, ci sia stato una sorta di “libera tutti” in parecchie delle città italiane. Da via del Corso a Roma ai Navigli di Milano dal Vomero di Napoli al Lungo Po di Torino, gli italiani hanno passato la giornata di domenica fuori dalle proprie case. Ma molte sono state le polemiche, soprattutto dal Cts, come riporta il Corriere della Sera. Agostino Miozzo, infatti, sottolinea “Assembramenti inaccettabili, ma i sindaci che fanno?”

Multe e assembramenti, ecco cos’è successo

Gli assembramenti si sono verificati nelle grandi città italiane: Milano, Roma, Napoli. A Napoli, infatti, numerose le multe per assembramenti e mancanza di mascherina che hanno superato i 12 mila euro, mentre a Roma sono state chiuse molte piazze tra centro e Trastevere e i Carabinieri sono intervenuti per disperdere gruppi di adolescenti riuniti a piazza del Popolo e 5 ragazzi sono stati denunciati per rissa. La sindaca di Roma Virginia Raggi, si è appellata soprattuto ai giovani affinché non si abbassi la guardia e a “a continuare ad agire in modo responsabile: non vanifichiamo gli sforzi fatti finora”.