Atac, nuove assunzioni nel 2020

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Di Redazione Metropolitan

“Questa mattina in Commissione abbiamo parlato del futuro di due aziende importanti come Atac e Roma Servizi per la Mobilità, analizzando i piani assunzionali delle due società partecipate di Roma Capitale. Ringrazio per la partecipazione il Direttore Generale di Roma Capitale, dott. Giampaoletti, il dott. Asprea direttore del Dipartimento Partecipate, il dott. Ceresatto di Atac e l’Ing. Brinchi di Roma Servizi per la Mobilità. “Per quanto riguarda Atac, sulla quale questa Amministrazione ha scommesso e investito fin dal primo giorno di insediamento, il piano assunzionale 2020, in linea con quello dell’anno precedente, prevede l’ingresso in azienda di 412 persone tra autisti (332), operai generici (40) e operai per le officine mobili (40), a fronte di un’uscita che si può quantificare di circa 350 unità all’anno di media. Rispetto a vecchi scandali come Parentopoli è un deciso salto in avanti. L’azienda torna ad assumere, e ad assumere personale operativo per migliorare il servizio. Nuovo personale, di cui l’azienda necessita anche per l’imminente arrivo di nuovi autobus, entro il prossimo mese 30 mezzi e a seguire, a blocchi di 60, per un totale di 280“. Così in un post su Facebook Enrico Stefàno, presidente della commissione capitolina mobilità.

Un bus Atac di Roma Capitale (Photo Credits: www.autobusweb.com)

”La situazione di Roma Servizi per la Mobilità, azienda centrale e strategica, pensiamo al lavoro di coordinamento portato avanti per la redazione del PUMS, è sicuramente cambiata in meglio con la firma del nuovo contratto di servizio alla fine del 2019, finalmente triennale. Per la prima volta questa società che, voglio ricordarlo, svolge le attività strategiche di pianificazione, supervisione, coordinamento e controllo della mobilità pubblica e privata, oltre quelle di progettazione, sviluppo, realizzazione e gestione dei servizi di mobilità e di supporto alla comunicazione di Roma Capitale e delle aziende partecipate, ha potuto contare e lavorare su un orizzonte temporale non più di un anno, ma appunto di tre”.