Come era prevedibile dopo le polemiche sullo stop da parte dell’AIFA della somministrazione del vaccino Astrazeneca in via precauzionale, si cominciano a registrare le prime defezioni all’appuntamento vaccinale.

E’ bene ricordare che l’agenzia europea EMA si è già espressa a favore della ripresa delle vaccinazioni, definendo “Il vaccino sicuro ed efficace” e che “non ci sono evidenze di un rischio generale di eventi tromboembolici.

Troppo tardi però per scongiurare un rischio psicosi che in alcune zone d’Italia sta raggiungendo livelli preoccupanti.

E’ il caso ad esempio di Napoli, dove nel centro vaccinale della Stazione Marittima solo il 40 % dei convocati della categoria personale scolastico e universitario si è presentato (339 su 840).

Nella giornata di domenica 21 marzo si sono registrate il 50% di defezioni anche per i convocati delle forze dell’ordine, visto che si sono presentati solo 138 persone su 264 convocate.

Decisamente migliori i dati che arrivano dalla Asl Napoli 1, anche se in questo caso si è trattato di convocazioni per ultra 80enni e pazienti fragili, sicuramente più inclini a vaccinarsi per l’alto rischio in caso di infezione da Covid19. Si sono presentati il 97% degli ultra 80enni (131 su 135) e il 90% dei pazienti fragili (743 su 823).

I dati del Piemonte e della Lombardia

Fortunatamente i dati sulle rinunce al vaccino Astrazeneca variano da regione a regione, anche se bisogna sempre fare i conti con una percentuale abbastanza significativa di defezioni.

Ad esempio in Piemonte si registra dal 20 al 30% di vaccinati in meno (24% a Torino città e 20% nel Torinese) sia per le rinunce al vaccino AstraZeneca ma anche per la difficoltà di trovare personale sanitario. Per cercare comunque di raggiungere il numero giornaliero stimato di vaccinati le Asl stanno convocando un 20% di persone in più, proprio per far fronte alle rinunce, mettendo in atto la discussa pratica dell’overbooking.

A Milano invece la vaccinazioni Astrazeneca sembrano essere ripartite a pieno ritmo e le rinunce sono state molte di meno rispetto a quelle che ci si aspettava. Per esempio nella giornata di venerdì scorso al Policlinico di Milano si sono effettuate 1000 vaccinazioni rispetto alle 800 inizialmente previste, andando oltre l’orario di chiusura.

Con la speranza che, messe da parte le polemiche infondate sulla sua sicurezza, sempre meno italiani rinuncino al vaccino, l’unico vero antidoto per uscire da questa situazione.

Valerio Altieri