Ancora brutte notizie per i pendolari romani. L’aumento del ticket per il bus è previsto nel contratto di servizio siglato fra Trenitalia e la Regione Lazio

Atac: il ticket per il bus arriverà a costare due euro. È deciso. Dal 2023 i romani avranno il tanto temuto aumento del Bit, il biglietto integrato a tempo, che consente di poter utilizzare il trasporto pubblico per 75 minuti, con un solo viaggio sulla metropolitana.

Il rincaro, come previsto dal contratto di servizio siglato nel maggio 2018 fra Trenitalia e la Regione Lazio, prevede che

“a far data dal 1 agosto 2023, con prevendita degli abbonamenti dal 25 luglio 2023, per i biglietti e gli abbonamenti di cui alle tabelle, i prezzi saranno così modificati (…)”

specificando il nuovo prezzario:

  • Bit – Biglietto Integrato a tempo: 2 euro
  • Biglietto Roma 24 ore: 9 euro e 30 centesimi
  • Biglietto Roma 48 ore: 16 euro e 70 centesimi
  • Biglietto da 72 ore: 24 euro
  • Mensili Ordinari: 46 euro e 70 centesimi.
  • Abbonamento Mensile: 46 euro;
  • Abbonamento Annuale: 350 euro.

A Roma “il biglietto aumenterà di pari passo con il miglioramento del servizio

Metro A - Fermata Anagnina - Photo Credit: google.com
Metro A – Fermata Anagnina – Photo Credit: google.com

L’Assessore Regionale alla Mobilità Mauro Alessandri – specifica che

“l’aumento sarà operativo solo con una delibera di giunta. (…) Abbiamo concordato con Trenitalia che gli aumenti scatteranno solo dopo l’arrivo dei nuovi treni e con una certa gradualità, di pari passo con il miglioramento del servizio”.

I rincari riguarderanno anche il Metrebus Lazio. In questo caso gli aumenti partiranno dal 1 gennaio 2022, con prevendita degli abbonamenti dal 25 dicembre 2021.

Un’ulteriore specifica arriva dai tecnici regionali che sottolineano come

“la Regione Lazio ha due contratti di servizio, uno con il Cotral per le linee su gomma, l’altro con Trenitalia per le ferrovie regionali. E mentre il Cotral è una società al 100% della Regione, Trenitalia ha bisogno di un flusso di cassa in vista degli investimenti, che consistono, come da impegni presi, nel rinnovo al 100% del materiale rotabile”.

Adesso bisogna solamente aspettare e vedere se l’aumento previsto andrà di pari passo con un miglioramento dei servizi.

Ai posteri l’ardua sentenza!

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