Atene assediata dagli incendi, decine di morti e 556 feriti

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Di Redazione Metropolitan

Atene tra le fiamme a causa degli incendi divampati in queste ore nella capitale greca.

Sono almeno 60 le vittime, anche bambini, di due devastanti incendi che stanno interessando da circa 36 ore la zona est di Atene. E un bilancio di 556 feriti che rischia di salire di ora in ora.

Turisti in fuga (Photo Credits: www.ilpost.it)

Un primo focolaio sembra essere cominciato nella zona di Penteli, nell’entroterra, tra le città di Rafina e Atene, ed essersi poi spostato verso la costa. Il secondo si è sviluppato in una zona boschiva a circa 50 chilometri a nord della capitale.

La cittadina di Penteli prima e dopo gli incendi (Photo Credits: www.youtube.com)

Almeno 4 persone risultano disperse. Si teme che, per sfuggire alle fiamme, si siano tuffati in mare e siano annegati. Infatti, la Guardia costiera greca ha reso noto che i corpi di 3 donne e di un bambino sono stati trovati nei tratti di mare vicino agli incendi.

Le fiamme hanno distrutto finora almeno 1.000 abitazioni nella zona. Sul campo sono stati dislocati centinaia di Vigili del fuoco e decine di mezzi. Sette aerei anti-incendio e quattro elicotteri cercano di circoscrivere i roghi dall’alto. Ma non basta.

Una casa in fiamme (Photo Credits: www.ilpost.it)

Il fumo denso ha costretto alla chiusura della principale autostrada di collegamento con il Peloponneso

L’autostrada del Peloponneso chiusa al traffico (Photo Credits: www.ilpost.it)

Il maggior numero di vittime si conta nella località balneare di Mati, a 40 chilometri dalla capitale, dove un gruppo di 26 persone carbonizzate è stato scoperto nel cortile di una villa.

Il villaggio di Mati diventato un cumulo di cenere (Photo Credits: video.repubblica.it)

Altre sono morte intrappolate nelle case o nelle loro auto.

Auto carbonizzate (Photo Credits: www.viagginews.com)

Nelle ultime ore la Guardia costiera greca ha trovato anche corpi di donne e bambini abbracciati vicino ad un ristorante molto frequentato della spiaggia di Argyri.

Navi militari, yacht e barche da pesca sono state dislocate lungo le coste delle zone colpite per evacuare via mare la gente intrappolata dai roghi. “Per fortuna siamo scappati in mare perché le fiamme ci stavano inseguendo fino in acqua”. Lo ha detto un altro testimone, Kostas Laganos, scampato alle fiamme.

Turisti che attendono di essere evacuati via mare (Photo Credits: www.ilfattoquotidiano.it)

Sono preoccupato per lo scoppio di questi focolai paralleli” ha detto il premier Alexis Tsipras, rientrato in anticipo da una visita in Bosnia-Herzegovina. E ha accennato al fatto che alcuni roghi potrebbero essere di origine dolosa. Ad alimentarli, i forti venti che soffiano a oltre 60 km/h e le temperature arrivate sino a 40 gradi. Il primo ministro greco, inoltre, ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale.

Il premier greco, Alexis Tsipras (Photo Credits: www.lettera43.it)

Abbiamo visto scene raccapriccianti, con almeno 12 ore di inferno e orrore partite da ovest ma poi, a causa del vento, i danni maggiori e le vittime si sono registrate sulle coste est dell’Attica”. Lo ha detto l’ambasciatore italiano in Grecia, Efisio Luigi Marras.

Efisio Luigi Marras (Photo Credits: now24.gr)

Al momento, ci sono ancora tre incendi in corso nella regione dell’Attica. Ma altri roghi minacciano anche altre zone del paese, in particolare Corinto e l’isola di Creta

Un Vigile del fuoco al lavoro (Photo Credits: www.ilpost.it)

La Farnesina, attraverso l’unità di crisi e l’ambasciata ad Atene, è al lavoro per verificare l’eventuale coinvolgimento di connazionali. “Siamo al sicuro in hotel ad Atene. Il volo di ieri è stato soppresso e ci hanno portato in albergo. Dovremmo ripartire oggi. Il cielo di Atene ieri era color giallo sembrava una tempesta di sabbia, era il colore del fuoco” ha raccontato Michele D’Ambrosio, ex sindaco di Santeramo (Bari), che si trova con altri italiani in vacanza ad Atene.

L’ex Sindaco di Santeramo, Michele D’Ambrosio (Photo Credits: www.santeramolive.it)

Intanto, le autorità hanno dichiarato lo stato di emergenza e chiesto aiuto all’Unione Europea. Spagna e Cipro i primi rispondere all’appello, inviando decine di pompieri e paramedici. Nel frattempo, anche la Turchia, storica rivale della Grecia, ha offerto aiuto nei soccorsi.

Patrizia Cicconi