Atletica, Stefano Mei: “Ora siamo il traino dello sport italiano”

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Di Maria Laura Scifo

Un mondiale così di certo non si può dimenticare. Quattro medaglie, due d’argento e due di bronzo, e poi senza i ‘big’ Jacobs, Tamberi e Tortu. Di fatto quello di Glasgow è stato il miglior risultato in una competizione iridata dai tempi di Siviglia 1991. Aleggiava dunque un clima di grande soddisfazione in casa Italia che poi è culminato nelle parole che il presidente della Federazione, Stefano Mei, ha pronunciato sia alla Rai che ai microfoni della stessa Fidal.

Stefano Mei: “Adesso l’atletica è il traino dello sport italiano”

Mattia Furlani – Crediti foto: FIDAL/GRANA

Queste dunque le parole del presidente della FIDAL: “Ci portiamo a casa una Nazionale straordinariamente compatta, giovane, vincente. Qualcosa è cambiato nella testa, anche i più giovani ne stanno prendendo coscienza. A molto è servito Tokyo perché ha fatto capire a tutti che si poteva osare, ma soprattutto che non si dovevano trovare più scuse. La classifica a punti dimostra quanto sia aumentato il numero di azzurri di fascia alta. L’avevamo già visto con la vittoria della Coppa Europa e con i finalisti in aumento a Tokyo, Eugene e Budapest. Quando a questa base già molto forte aggiungi fenomeni come Furlani, Simonelli, Dosso, la crescita è inevitabile. Credo che adesso l’atletica sia il traino dello sport italiano, come impatto mediatico e di risultati”.

“I prossimi eventi? Gli Europei di Roma potranno essere un buon banco di prova per stemperare le tensioni che avranno i giovani. Gareggiare in casa, con lo stadio che tifa a favore, darà una bella sensazione e sarà importante per l’esperienza olimpica. Possiamo far bene sia nella rassegna continentale che nelle Olimpiadi di Parigi”.

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