Brutta prestazione per Paolo Lorenzi (n.144 nel ranking Atp) negli ottavi di finale dell’ ATP Challenger di Maia, ultimo impegno stagionale. Il 38enne senese ha infatti perso contro lo spagnolo Bernabe Zapata Miralles (n.155) che lo ha battuto nettamente con il punteggio di 6-1 6-0 in 1h di partita. L’italiano nonostante il giorno di riposo è apparso poco lucido e fiacco dal punto di vista fisico dopo la grande battaglia di 3h e 5 minuti contro il ceco Vrbensky (n.310) disputata al primo turno. Dall’altra parte della rete oltretutto c’era un avversario solido e ordinato che in questo 2020 ha fatto notevoli passi in avanti sugellando questo processo di crescita con la vittoria nel mese di settembre dell’ ATP Challenger di Cordenons, la prima a questo livello.
Lorenzi-Zapata Miralles: l’analisi del match
Il tennista di Siena non parte male. Nel primo game dell’incontro infatti riesce a procurarsi tre palle per strappare il servizio al suo avversario. Se sulla prima è bravo lo spagnolo ad aprirsi il campo e a chiudere con il potente dritto, sulle due successive sono evidenti i demeriti di Paolo che manda in rete una smorzata e compie un banale errore con il dritto in lungolinea. In questo momento sostanzialmente termina il primo set. Dall’ 1-0 in suo favore Zapata conquista quattro game consecutivi e si porta sul 5-0.
Qui Lorenzi tiene a 15 il turno di battuta ma ormai lo spagnolo è lanciato e nel game successivo conquista il primo set ai vantaggi: 6-1 in 33 minuti di gioco. Nel secondo parziale la situazione non cambia. L’italiano non riesce a conquistare neppure un game e si fa brekkare nel primo, nel terzo e nel quinto gioco. In particolare disastroso è il rendimento al servizio di questa seconda frazione con solamente quattro punti conquistati ed un emblematico 0/6 sulla seconda palla.
ATP Challenger Maia : gli altri match
Oltre a Bernabe Zapata Miralles e al belga Kimmer Coppejans (n.179), che ha approfittato del walkover dell’argentino Marco Trungelliti (n.247), staccano il pass per i quarti di finale altri due giocatori: si tratta dello svizzero Henri Laaksonen (n.135) e del 19enne croato Duje Ajdukovic (n.377), giustiziere al primo turno del nostro Lorenzo Giustino (n.149) Il primo si è imposto con estrema facilità sul francese Quentin Halys (n.206) con il punteggio di 6-3 6-1 mentre il secondo ha avuto la meglio di un altro transalpino in campo quest’oggi ovvero Arthur Rinderknech (n.178). Stavolta match più combattuto rispetto ai due finora commentati con la giovane promessa croata che se lo è portato a casa per 6-2 2-6 6-1.
L’ultimo incontro di giornata ha visto trionfare il tennista di casa Frederico Ferreira Silva (n.183), che ha disputato il suo match di primo turno solamente oggi in quanto reduce dalla finale persa domenica a Sao Paolo. Il portoghese ha battuto Hugo Grenier (n.255), ultimo francese rimasto in tabellone, con il punteggio di 6-3 6-2. Ora Ferreira nella giornata di domani affronterà per un posto nei quarti di finale il nostro Andrea Arnaboldi (n.276), che ieri ha compiuto una vera e propria impresa andando ad estromettere dal torneo lo spagnolo Pedro Martinez Portero, testa di serie n.1 e n.85 del ranking ATP.
ATP Challenger Campinas: in serata i primi tre ottavi di finale
Dopo i primi turni il tabellone di Campinas si è allineato agli ottavi di finale. La prima sfida in programma vedrà protagonista la testa di serie n.1 Roberto Carballes Baena (n.102), che al primo turno ha demolito per 6-4 6-0 il connazionale Roberto Ortega Olmedo (n.292), ed il ceco Vit Kopriva (n.299), beneficiario nel match d’esordio del ritiro del russo Teymuraz Gabashvili (n.275). Nella seconda sfida di giornata scenderanno in campo il beniamino di casa Thomaz Bellucci (n.282 ed ex n.21 del ranking ATP) e l’egiziano Mohamed Safwat (n.157), capace un po’ a sorpresa di eliminare al primo turno il cileno Marcelo Thomas Barrios Vera (n.254).
Nell’ultimo ottavo in programma Felipe Meligeni Rodrigues Alves (n.242), fresco vincitore dell’ ATP Challenger di Sao Paolo, affronterà in una sfida per nulla scontata l’ecuadoriano Emilio Gomez, figlio di quell’ Andrès Gomez che nel 1990 vinse il Roland Garros in singolare. Il 23enne brasiliano non vuole più fermarsi e all’esordio ha battuto in due set non facili l’esperto spagnolo Carlos Gomez Herrera (n.361).
Enrico Ricciulli