Marco Cecchinato è il primo finalista del torneo ATP di Parma. Domani pomeriggio proverà ad essere il quarto giocatore italiano dopo Sinner, Berrettini e Sonego a sollevare al cielo un titolo in questo splendida (fino a questo momento) stagione 2021 per i colori azzurri. Vince ma non convince, invece, Novak Djokovic, che a Belgrado s’innervosisce e lascia per strada il secondo set contro il numero 119 del mondo. Domina tuttavia sia il primo sia il terzo e domani giocherà la 119esima finale della carriera, la prima dal 2011 nella sua amata Serbia.
ATP Parma: prosegue il momento d’oro del tennista palermitano
Continua senza sosta il bellissimo momento di Marco Cecchinato sui campi in terra battuta del torneo ATP di Parma. Il giocatore siciliano, grazie alla vittoria per 7-6 (2) 1-6 6-1 in quasi tre ore di gioco contro lo spagnolo Jaume Munar, disputerà domani pomeriggio la quinta finale in carriera, tutte ottenute sull’amata terra rossa. Per l’azzurro sarà la prima dallo scorso mese di ottobre, quando perse contro il serbo Laslo Djere nell’ultimo atto del Sardegna Open. Il palermitano, che non vince un evento ATP da Buenos Aires 2019, proverà ad essere il quarto italiano ad alzare al cielo un trofeo in questa esaltante stagione 2021 per il nostro tennis. Prima di lui, infatti, ci sono riusciti Jannik Sinner (Great Ocean Road Open), Lorenzo Sonego (Sardegna Open) e Matteo Berrettini (Serbia Open). Glielo proverà ad impedire sicuramente un tennista a stelle e strisce. Cecchinato, infatti, attende in finale uno tra Tommy Paul e Sebastian Korda, che si sfideranno tra poco nella seconda semifinale di giornata all’Emilia Romagna Open.
ATP Parma: Cecchinato molla il secondo set ma nel primo e nel terzo è grande tennis
Cecchinato parte subito con la testa sott’acqua ma, sotto 3-1, è molto bravo a rientrare sul 3-3. Qui però incappa in un altro brutto game alla battuta, con l’iberico che ne approfitta per produrre un ulteriore allungo: 4-3 e servizio. Marco, tuttavia, non si scoraggia e continua ad incitarsi. Il siciliano, sotto 5-3, piazza uno stupendo parziale di tre giochi consecutivi e sale 6-5. Da segnalare anche un set point annullato dal giocatore italiano proprio nel nono gioco. Munar tiene un provvidenziale turno di servizio e si giunge al tie-break. Quest’ultimo viene giocato in maniera sublime da parte di Cecchinato che, tra variazioni e splendidi vincenti, se lo aggiudica per sette punti a due. Il secondo set è un totale dominio dello spagnolo, che se lo porta a casa per 6-1.
L’azzurro concede palle break in ogni turno di servizio ed inizia immediatamente ad innervosirsi. Il numero 80 del mondo ringrazia e grazie ai break ottenuti nel secondo e sesto gioco rimanda il discorso al terzo e decisivo set. Qui il livello è sin da subito altissimo. Ogni punto inizia ad essere un’autentica maratona ma soprattutto a pesare come un macigno. Cecchinato toglie il servizio a Munar in un interminabile secondo game e vola sul 3-0. L’impeto dello spagnolo, complice anche un piccolo problemino alla mano dominante, sembra essersi affievolito. L’azzurro spreca due palle break consecutive nel quarto game ma in quello successivo tiene la battuta senza rischi particolari: 4-1 per il palermitano. E’ l’allungo decisivo. Marco conquista infatti anche i successivi due giochi, quelli che restituiscono al giovane iberico il 6-1 della frazione precedente. Il siciliano vola in finale al torneo ATP di Parma.
ATP Belgrado 2: Novak Djokovic centra l’ultimo atto
Novak Djokovic è in finale nel torneo ATP di Belgrado 2. Per il numero 1 del mondo si tratta della 119esima della carriera. Oggi, nel penultimo atto, ha dovuto faticare più del previsto per avere ragione del qualificato slovacco Andrej Martin, battuto per 6-1 4-6 6-0 dopo quasi due ore di gioco. Domani il campione serbo cercherà di conquistare il suo titolo numero 83, quello che potrebbe il terzo vinto nel proprio Paese dopo i successi del 2009 e del 2011. Dall’altra parte della rete si troverà di fronte uno tra l’argentino Delbonis e l’altro qualificato slovacco Molcan.
Non ci sarebbe naturalmente modo migliore per presentarsi al secondo Slam della stagione, al via dal prossimo lunedì. Lo sa bene Nole, sembrato particolarmente concentrato sin dal suo match d’esordio contro il lucky loser tedesco Moraing, un incontro in cui ha palesato a sorpresa qualche piccola difficoltà. Le stesse patite contro Martin nel secondo set odierno, in cui Djokovic, sopra 4-3 e servizio, ha perso incredibilmente tre giochi consecutivi che hanno consegnato il parziale al numero 119 del mondo.
Nole domina il primo set ma s’innervosisce nel secondo
Il primo set se lo aggiudica il numero 1 del mondo con lo score di 6-1. Djokovic trova i break decisivi nel secondo e nel sesto gioco, contro un avversario che sembra particolarmente in difficoltà a reggere i ritmi forsennati imposti da Nole. L’unico passaggio a vuoto del campione serbo è il settimo game. Qui lo slovacco lo costringe a dover fronteggiare ben cinque palle break. Queste, tuttavia, vengono abilmente annullate dall’asso balcanico, che dopo 37 minuti si porta a casa frazione d’apertura. Il secondo set è deciamente più combattuto sia a livello di gioco sia a livello di punteggio.
Martin approfitta di qualche indecisione di troppo del padrone di casa e sale sul 2-0 e servizio a disposizione. L’immediata risposta di Djokovic non tarda a manifestarsi. Il serbo prima impatta sul 2-2 e poi alza ulteriormente i giri del proprio motore togliendo la battuta allo slovacco nel settimo gioco. Sembra finita qui ma ecco che il numero 119 del mondo, nello stupore generale, si rifà clamorosamente sotto e trova l’aggancio sul 4-4. Qui Nole, così come successo contro Moraing, s’innervosisce e rompe nuovamente una racchetta. Il numero 1 del mondo perde totalmente il dritto e nel decimo gioco si fa nuovamente levare il servizio dal suo avversario. Allo scoccare dell’ora e mezza si va al set decisivo: 6-4 Martin.
Il campione serbo riprende il filo nel parziale decisivo
La pausa fa decisamente bene a Novak Djokovic, che si ripresenta sul rettangolo di gioco con uno spirito completamente diverso rispetto agli ultimi giochi del set precedente. Il numero 1 del mondo, infatti, piazza un tramortifero parziale di sei game a zero e non lascia neppure le briciole al proprio avversario. I break arrivano nel primo, nel terzo e nel quinto gioco. Termina dunque 6-0 per il campione serbo, che vince ma non convince. Sicuramente il livello, in vista dell’ultimo atto, dovrà alzarsi leggermente, soprattutto se a passare sarà Federico Delbonis, un giocatore contro cui ha faticato parecchio nell’unico precedente andato in scena sul cemento di Miami nel 2019.
ENRICO RICCIULLI
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