Attaccate chiese ortodosse e sinagoghe in Russia a Daghestan: Almeno 15 agenti e diversi civili uccisi

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Di Redazione Metropolitan

Sale il bilancio delle persone rimaste uccise negli attacchi a Derbent, nella Repubblica autonoma del Daghestan, nella Russia meridionale, dove un commando di uomini armati ha aperto il fuoco contro una sinagoga, una chiesa e, subito dopo, un posto di polizia stradale tra Derbent e Makhachkala. Tra le vittime almeno 15 agenti di polizia e un prete. Nell’attacco sarebbero inoltre rimaste ferite almeno 25 persone. Dopo l’attentato i terroristi hanno incendiato i due luoghi di culto. Le squadre antiterrorismo si sono lanciate in una caccia all’uomo per bloccare gli attentatori. Secondo il ministero dell’Interno, almeno sei terroristi sono stati uccisi.

Secondo la prima ricostruzione fornita dalle autorità locali del Daghestan, verso le ore 18:00 di ieri, ignoti hanno sparato contro una sinagoga e una chiesa con armi automatiche. I sospettati sono scappati a bordo di una Volkswagen Polo bianca. Anche Israele ha seguito da subito con grande preoccupazione tutta la vicenda: l’ambasciata israeliana a Mosca ha fatto sapere il ministero degli Esteri di Tel Aviv, s’i è messa immediatamente in contatto con i leader della comunita’ ebraica del distretto di Derbent. Secondo fonti israeliane, “al momento dell’attacco non c’erano fedeli nella sinagoga”.

Gli attentatori hanno aperto il fuoco nella Chiesa dell’Intercessione della Beata Vergine Maria e nella sinagoga di Derbent, la città più antica e meridionale di Russia, patrimonio mondiale dell’Unesco e sede di un’antica comunità ebraica. Hanno sgozzato il prete ortodosso sessantaseienne, padre Nikolaj Kotelnikov, ucciso una guardia giurata e dato alle fiamme i due edifici religiosi che si trovano a poca distanza l’uno dall’altro.

Contemporaneamente, sono stati segnalati diversi scontri a fuoco nel capoluogo Makhachkala, sul Mar Caspio. Negli attacchi, oltre al prete e alla guardia giurata civile, otto poliziotti sono morti, mentre 25 persone sono rimaste ferite. Sei attentatori sono stati uccisi: quattro a Makhachkala e due a Derbent. Altri assalitori sarebbero ancora in fuga, tanto che tutte le auto in arrivo nella capitale vengono ispezionate.