Cinque razzi sono stati lanciati dal nord dell’Iraq in direzione di una base della coalizione internazionale anti-jihadista a guida Usa in Siria: lo affermano le forze di sicurezza irachene, dicendo di aver ritrovato il veicolo usato per il lancio, aggiungendo che “una vasta operazione” per rintracciare i responsabili e di ispezione è stata avviata nella provincia di Ninive. Fonti statunitensi hanno affermato che nessuno è rimasto ferito.
L’attacco è avvenuto dopo che un’enorme esplosione in una base militare in Iraq all’inizio di sabato ha ucciso un membro di una forza di sicurezza irachena che comprende gruppi sostenuti dall’Iran.
Si tratta del primo attacco di una qualche consistenza diretto contro le truppe della coalizione internazionale, anche se diversi droni e razzi sono stati diretti contro soldati statunitensi in Medio Oriente durante gli ultimi mesi.
Un post su un gruppo Telegram affiliato a Kataib Hezbollah ha affermato che le fazioni armate in Iraq hanno deciso di riprendere gli attacchi dopo una pausa di quasi tre mesi, dopo aver visto pochi progressi nei colloqui per porre fine alla coalizione militare guidata dagli Stati Uniti nel Paese. Mentre altro gruppo Telegram popolare vicino a Kataib Hezbollah, Sabreen News, ha poi affermato che non c’è stata alcuna dichiarazione ufficiale da parte della fazione sostenuta dall’Iran.
Dalla provincia di Ninive, nel nord dell’Iraq al confine con la Siria, “elementi fuorilegge hanno colpito con razzi una base della coalizione internazionale nel cuore del territorio siriano intorno alle 21:50” (le 22:50 in Italia), hanno annunciato le forze di sicurezza irachene in un comunicato stampa. È stata avviata una “vasta operazione di ricerca e ispezione” per individuare gli autori dei lanci, si legge nel comunicato in cui si specifica che la polizia ha dato fuoco al veicolo trovato.
Un funzionario della provincia di Ninive ha confermato che “gli attacchi missilistici” sono stati effettuati da un’area a nord di Mosul, nel distretto di Zummar. L’Osservatorio siriano per i diritti umani (Osdh) ha riferito di “diversi razzi lanciati dal territorio iracheno verso la base di Kharab al-Jir” che ospita “forze statunitensi” nel nordest della Siria.
I miliziani sciiti iracheni di Kataib Hezbollah affermano di aver deciso di riprendere gli attacchi contro le forze statunitensi nel paese dopo aver visto pochi progressi nei colloqui per ottenere il ritiro delle truppe Usa durante la visita del premier Mohammed Shia Al Sudani a Washington. Lo riportano i media internazionali. «Quello che è successo poco fa è l’inizio», dice il gruppo sostenuto dall’Iran in quello che sembra un riferimento all’attacco di ieri sera dal nord dell’Iraq contro una base che ospita le forze americane in Siria