Un violento attacco di Israele nel campo profughi di Jenin ha infiammato la regione in uno dei più cruenti scontri degli ultimi tempi, in cui sono stati uccisi 10 palestinesi. Hamas da Gaza e la Jihad minacciano vendetta e l’Anp annuncia la fine del coordinamento di sicurezza con Israele.

Blitz di Israele nel campo profughi a Jenin

L’esercito di Israele durante il blitz al campo profughi di Jenin – Photo Credits Il Sole 24 Ore

La violenta irruzione di Israele nel campo profughi a Jenin – che i militari hanno definito una “operazione di antiterrorismo” – ha provocato la morte di 9 palestinesi, tra cui una donna anziana. Si registrano inoltre 20 feriti. C’è alta tensione in tutta la Cisgiordania, dove un altro morto è stato registrato a seguito di alcuni scontri vicino a Ramallah. Il bilancio dei morti sale dunque a 10.

Quello avvenuto a Jenin può essere considerato uno dei più sanguinosi scontri degli ultimi tempi. Hamas da Gaza e la Jihad hanno minacciato vendetta, mentre l’Anp ha annunciato la fine del coordinamento di sicurezza con Israele.

Inoltre, nella serata di giovedì, l’esercito israeliano ha effettuato degli attacchi aerei sulla Striscia di Gaza in risposta al lancio di razzi dall’enclave palestinese. Secondo Hamas non ci sono stati feriti. Quelli lanciati da Gaza nel corso della notte verso il sud di Israele erano stati 5 di cui – secondo i media – 3 sono stati intercettati dal sistema di difesa “Iron Dome“, 1 è caduto in una zona aperta, mentre l’altro all’interno della Striscia stessa.

“In risposta – si legge su Il Sole 24 Ore – l’aviazione israeliana ha colpito obiettivi di Hamas, tra cui una base nel nord della Striscia e una struttura sotterranea per la costruzione dei razzi nel campo profughi di Maghazi nella parte centrale di Gaza”. Il lancio da Gaza è quindi avvenuto dopo i fatti registrati ieri a Jenin, in Cisgiordania.

Serena Pala

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