La caccia ad Hamas nella Striscia di Gaza provoca nuove vittime a Nuseirat e conseguente indignazione internazionale, anche se Israele parla di «operazione mirata» e accusa i terroristi di usare strutture civili per scopi militari, sottolineando che tra i 18 morti almeno la metà sono combattenti del gruppo islamista. Le Forze armate israeliane annunciano invece senza esitazioni non solo di aver smantellato la brigata Rafah a Gaza, ma anche di aver eseguito ieri due raid con droni sulla Siria meridionale, uccidendo almeno due terroristi. Tra le 18 vittime colpite a morte nel raid israeliano su una scuola che ospita 12mila sfollati nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia, almeno sei erano membri dello staff dell’Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, l’Unrwa, come hanno annunciato le Nazioni Unite.
La risposta di Israele sull’uccisione dei componenti dell’Unrwa dopo l’attacco in una scuola
Dei nove miliziani di Hamas uccisi nell’attacco contro una scuola nella striscia di Gaza tre erano anche componenti dello staff dell’Unrwa. È quanto riportano i media locali secondo i quali l’Idf ha identificato e redatto una lista dei nove militanti di Hamas morti in seguito all’attacco di ieri.
Il Segretario generale dell’ONU ha deplorato la morte di sei membri del personale delle Nazioni Unite nello stesso attacco israeliano, denunciando “drammatiche violazioni del diritto umanitario internazionale”. “Quello che sta accadendo a Gaza è completamente inaccettabile. Una scuola trasformata in un rifugio per 12.000 persone è stata colpita dagli attacchi di Israele. Sei dei nostri colleghi dell’Unrwa sono fra le vittime. Queste drammatiche violazioni della legge umanitaria internazionale deve fermarsi ora” ha scritto Guterres su X.
Hamas ha ribadito la sua disponibilità ad attuare l’accordo di cessate il fuoco basato sulla proposta degli Stati Uniti e ha rifiutato qualsiasi nuova condizione su questo accordo.